24/12/10

lo spirito natalizio che mi contraddistingue

questa mattina son stata in centro per prendere gli ultimi penserini per gli affetti più cari e sincieri. poi siccome non è che di affetti cari e sincieri ne abbia poi tantissimi non ho avuto molto da fare. mi son comprata una guida di Parigi e ho risolto! 

10/12/10

un noto attore e la mia amica figa

la mia amica figa, non faccio nomi per questioni di praivasi, una sera è andata a uno spettacolo teatrale di un attore molto fico che io amo moltissimo e lui era molto fico anche in quell'occasione lì e molto alla mano e molto ripieno di sciarm e elegans e così è stato mezz'ora a parlare con la mia amica figa.

proprio non le si sganciava di dosso alla mia amica figa, mi spiace non posso farvi il nome, è la praivasi, tanto che, a un certo punto, si è proprio allontanata lei così gli faceva firmare gli autografi, parlare con le altre persone queste cose qui che le donne fighe, educate e di cui proteggiamo l'anonimato lasciano fare agli attori fighi e alla mano che stanno con loro a parlare per delle mezz'ore. 

poi, dopo un po', le si avvicina una tipina bionda e questa tipina biondina le dice, alla mia amica figa: io sono la di-lui segretaria. ello vorrebbe il tuo numero di telefono. ce lo dai, a lui, il tuo numero di telefono? 

d'improvviso, per la mia amica figa, tutta quell'elegans dell'attore non gli pare proprio tanta che mandare la di-se segretaria non è un gesto compreso nell'elenco delle cose da fare se vuoi sembrare sciarmant. e così le ha dato il numero sbagliato.

domenica sera c'è di nuovo uno spettacolo dell'attore figo che io amo moltissimo e così ho detto, alla mia amica figa: senti, amica figa, vedi di memorizzare bene il mio numero eh!

...

(dai amore... se fa' per scherzà! tanto lo sai che la Elena cià una memoria merdifera) 

09/12/10

cose che si possono fare alla mie spalle col mio consenso quando sono sbausciata dall'influenza

entrare in casa mia con le chiavi che io, nella mia ingenuità di tenera pastorella, ti ho donato per quando io mi chiudo fuori di casa. 

con la scusa di farmi una minestrina calda per sollevare il mio dolore di donna malata sbausciata chiedermi il mio computer perché così intanto passi il tempo mentre il brodo, di dado, si fa. 

entrare in camera da letto col computer in mano e pronunciare tante volte la frase "eeeeh, io, a Parigi, io, non ci sono mai stata, io.".

nel frattempo io biascico le parole di stupore tipiche di una donna malata sbausciata nel letto, parole di stupore che suonano, più o meno come "ma coscia scentra Parisci adescio?" 

cominciare così, casualmente, a guardare i siti di compagnie aeree così tanto per fare e trovare un viaggio very low cost ma che parte da Venezia Marco Polo e arriva a Parigi Charles De Gaulle così non ti devi neanche sorbire un'ora e mezzo di autobus che a me, nella vita, un culo così non mi è mai capitato capita a te così per caso neanche avessi cercato per mesi e poi avessi trovato l'occasione giusto in tempo per fiondarti a casa mia (con le mie chiavi che mi hai carpito con l'inganno) quando sono sbausciata nel letto donna malata veramente. 

questo è il mio momento di replicare a tutta questa violenza psicologica in un momento di sbausciamento e prostrazione fisica e io riesco a farlo con onore pronunciando parole sconosciute che suonano più o meno come "mi dai la minesctrina per favore? con le sctelline? eh?" 

dopo di questo ricordo solo l'odiosa frase "ciai mica una carta di credito sottomano per caso?" e soprattutto l'odiosa risposta "sci? scellò!" 

e poi, prima dell'oblio, solo clicchete clicchete clicchete clicchete....

24/11/10

SPINOZA + Resistenza a Motore a Venezia (sabato !!!)


SABATO 27 NOVEMBRE
Circolo ARCI Metricubi, Venezia
Campiello delle Erbe, 2003 - San Polo
Venezia

Alle 19.00 la presentazione di
SPINOZA - UN LIBRO SERISSIMO
con Alessandro Bonino, Alessandro Clemente "Serena Gandhi" e Emanuele Vannini "Van Deer Gaz"

Alle 20.45 Scritti per bocca, musica e rivoluzione
RESISTENZA A MOTORE
Letture musicate da:
Schegge di Liberazione, ebook collettivo a cura di Barabba (scaricalo aggratis qui!)
la centoventotto rossa, di Elena Marinelli

Parteciperanno, leggeranno, suoneranno e ascolteranno: Simone Rossi, L'Inutile Opuscolo Letterario, Teflon

e ci sono gli Splendidi Quarantenni, la FataCarabina, la Chiaratiz e c'è una moltitudine di gnocca e di fyqi e ci sono pure io.

SIATECI!
(potete portare anche i vostri amichetti immaginari)

22/11/10

the power of love

ci volevano telefonate fiume giornaliere e una connessione a manovella per farmi entrare di prepotenza nella modernità della connessione ad alta velocità. così io tre secondi dopo che lui mi ha detto, Femmina, devi farti una connessione decente, ho deciso autonomamente di farmi una connessione decente e me la sono fatta. oggi. 

con incredibile sprezzo del pericolo ho aperto la scatola del modem e l'ho collegato unendo il cavo A con la presa B e C e il cavo D con la presa F e G  e ho anche installato una rete wi-fi tutta da sola inserendo pure la password alfanumerica complicatissima nel punto preciso dove andava inserita. per controprova ciò l'aifono che gira sulla rete wi-fi che ho installato me medesima tutta da sola (di persona personalmente). 

poi ho comprato un telefono wireless e l'ho attaccato all'adattatore H collegato alla presa L e lì ho infilato il cavo M e dall'altro capo c'era il connettore N e poi ho schiacciato chiama e porca paletta mi son dimenticata le batterie. 

14/11/10

la maledizione del centro commerciale

abito vicino a un centro commerciale che chiude alle 10 di sera. ieri c'erano i reggiseni di tezenis a 5 euro l'uno, oggi, stasera, che sono entrata solo per comprare il mangiare del gatto, non ve lo posso dire che cosa ho speso. vabbè che non mi prendevo nulla da almeno un anno ma io non vedo il mio fidansato da una settimana e in testa ciavevo solo un pensiero e quella gonnellina tra l'altro, vabbè che gliel'ho raccontata al telefono, ma lui non ha fatto neanche una piega. 

la prossima volta le signore Trattorini digiunano. 

11/11/10

una concomitanza di fortuiti eventi

per una concomitanza di fortuiti eventi, tipo aprire uno scatolone per cercare un paio di scarpe alte che giacevano intello scatolone dall'epoca del trasloco,  ho trovato un paio di scarpe, che non stavo cercando, che mi ha regalato mia mamma tipo mille mila anni fa, tipo quindici. 

all'epoca, me lo ricordo come se fosse ieri, mia mamma aveva comprato quelle scarpe, doveva avere sui 48/50 anni in quel periodo (no! non so quanti anni ha mia mamma, mi dimentico sempre l'anno di nascita, è un miracolo se mi ricordo il giorno) e se n'era pentita subito (ea sè jera ciamà pentìa) perché le stringevano e così le aveva regalate a me. 

sono le tipiche scarpe da vecchia, eleganti, semplici e col tacco abbastanza basso, parecchio da vecchia perciò all'epoca le avevo prese e infilate in una scatola che è finita, quindici anni dopo, dentro uno scatolone del trasloco che io ho aperto qualche minuto fa. 

per una concomitanza di fortuiti eventi, tipo che mi sto slogando le caviglie ad andare a lavorare tutti i giorni col tacco 9 che fa figa e fa slanciata ma ti sloga le caviglie non dimentichiamocelo, ho pensato che sarebbero state perfette per indossarle in ufficio.

tra l'altro, sempre per quella bella cosa della concomitanza dei fortuiti eventi, il tacco è proprio quello che va di moda adesso quindi le ho provate e ho pensato che mi stavano molto bene e che erano proprio appropriate al mio abbigliamento e al mio modo di essere e di portare le scarpe al giorno d'oggi. 

poi ho pensato che forse mi stanno molto bene e sono appropriate al mio abbigliamento e al mio modo di essere e di portare le scarpe al giorno d'oggi perché mi mancano 7 forse 9 anni all'età che aveva mia mamma quando me le ha regalate e mi sono girati i maroni. 

09/11/10

il giorno perfetto 2, di Elena G.

Casa Anni Azzurri
26.9.2010

Io non scrivo due righe da un sacco di tempo. Mai stato bravo. Io manco me li ricordo dei pensieri miei buttati giù scritti. Una lettera da militare alla morosa, mi sa, e neanche era una gran lettera.
Il fatto è che piscio in un catetere, ho vuoti di memoria, la prostata gonfia. E così a spanne mi manca poco per un ictus: mi va di fissare una cosa, prima.
Ieri mattina è venuta mia nipote Lia. L'aspettavo per chiederle una cosa. Allora lei mi ha legato una sciarpa, perchè sul tetto tira aria. Sa far le cose, la Lia.
Sopra, mi ha girato controvento, e me l'ha passata. Una sigaretta. Una sola. Sono andato lento.
Erano anni.
E' rimasto un mozzicone.
Poi siamo scesi perchè sappiamo i controlli. L'infermiere che mi sta addosso, un siciliano che di nome fa Rocco o Salvo, se non mi vede dice "Manca il vecchio Giusì, ma dove minchia è?". L' ho fregato. Son soddisfazioni.

08/11/10

corzi e ricorzi
sottotitolo: quale faccio? quale faccio? quale faccio? eh?!?

ieri sera son arrivata a casa e ho trovato, nella buca delle lettere, un opuscolo sui corsi culturali promossi dal paese dove abito adesso. è un libricino di 28 pagine che va dai corsi di Bijou base (bijou base?!?) alla Cultura e degustazione del Tè, all'Informatica, al Laboratorio creativo, alla Lingua inglese e spagnola, al Movimento per sentirsi bene, alla Pianificazione finanziaria per privati, alla Pianificazione nella media/piccola impresa, alla Scuola di teatro, alla Scrittura creativa per adulti (che include anche la scrittura erotica, per dire), alla Sopravvivenza creativa adulti, alla Storia dell'arte 1, 2 e 3, alla Storia della filosofia, al Taglio e confezione gonna e pantalone, al Trucco. e questo solo per il mese di novembre. poi a gennaio c'è l'Acquarello, l'Antropologia, Costruisci il tuo Mandala (mandala... vabbè), il Dialetto padovano arcaico, Dizione e lettura espressiva, DO-IN autotrattamento, Introduzione al tango, Architettura - ville di Palladio, Teatro e Tecniche cinematografice. Poi dopo a febbraio c'è Fotografia. a marzo c'è Colore per conoscere se stessi, Disegno, Mangia con la testa!, Perfezionamento di scrittura in lingua italiana. poi a Aprile e Maggio ci sono una serie di corsi 2 e 3 relativi ai detti. 

sto fremendo.

avete presente Roger Rabbit che lo dovevano tenere per non urlare "Coooool Fliiiiit" su Ammazza la vecchia?!? ecco! tenetemi. 

07/11/10

valore simbolico

l'altra sera stavamo passeggiando per via Giulia diretti verso Campo dei Fiori e a un certo punto lui m'ha stritolato la mano che lo stritolamento della mano ha il valore simbolico di Non posso parlare guardati attorno. io non ho riconosciuto subito il valore simbolico dello stritolamento della mano e ho pensato in prima battuta Ahia! dopo lui m'ha detto hai visto era una attrice italiana. allora lì ho capito il valore simbolico dello stritolamento della mano. 

poi stavamo andando verso Monti e lui mi ha stritolato la mano e io ho pensato Dove dove dove e anche Ahia ho pensato e poi non ho riconosciuto nessuno e lui ha detto Ma non lo vedevi te, Boris? eh! io non lo vedevo, io non c'ho il satellite ma adesso me lo faccio per via che la pubblicità di Mediaset Premium mi da fastidio. 

dopo stavamo rientrando a casa che eravamo stati a Trastevere e io ho visto un vip e non sono stata subito pronta al valore simbolico, non sono preparata io, al valore simbolico, allora ho urlato Guarda Guarda è Luzzati.

e invece era Luttazzi. 

05/11/10

comunque me l'ha detto in pugliese

io ho due gatti. 

in verità io ho qualcosa di più di due gatti in effetti perché i miei due gatti, che sono due signore, sono le signore Trattorini. la Livia e la Sofia Trattorini. e più che due gatti sono due coinquilini che loro vanno dove non devono andare e si servono dove non si devono servire e fanno quello che non devono fare nella più totale libertà del coinquilinquismo. loro non considerano di essere due gatti, loro considerano di essere la Signora Livia e la Signora Sofia Trattorini. 

ordunque se a me questo stile di vita e questa convivenza con le signore Trattorini nel modo stesso in cui le signore Trattorini si rapportano con il mondo, va benissimo non è detto che questo debba accadere anche per le persone che dividono con me la mia casa. ecco perché quando non sono sola io tendo a gridare molti GIU' e anche molti VIA e anche molti NO! non perché io dentro di me ci creda veramente ma per una sorta di rispetto nell'ospite e anche di vergogna di come io permetta alle Signore Trattorini di comportarsi, a casa loro, come se fossero a casa loro. 

devo dire che il mio fidansato in questo è fantastico, io non lo so se i comportamenti delle signore Trattorini dentro di se lo infastidiscano ma all'apparenza, nel suo vivere la casa padovana, la cosa non sembra dargli alcun turbamento. che le signore Trattorini gli camminino in testa facendogli le fusa sembra dargli lo stesso giubilo e gaudio che da a me o all'Arcureo o alla Syl@ o alla Mastrangelina. (vorrei precisare però che solo alla Mastrangelina la signora Sofia Trattorini pettina i capelli, questo ci tengo). 

l'amore vero del mio fidansato io l'ho compreso sabato mattina. la mattina le signore Trattorini sono abbastanza scatenate nel trattorare e anche nel pettinare i capelli e nel cercare le cocche e quindi io, sabato all'alba, svegliatami per le usuali camminate sulla pancia e per il trattorare (pallido e assorto) ho fatto per alzarmi per chiuderle fuori dalla camera che non lo disturbassero. 

Non le mandare via. mi ha detto lui. 

04/11/10

si tende a dimenticare

una persona che mi è (tanto) cara sta malissimo. e mentre sta male mi chiede aiuto. a me. che generalmente, nel dolore, non solo affogo ma affogo annaspando. io l'unica cosa sensata (e banale) che mi viene da dire è che sembra incredibile ma queste cose passano. ho un metro di misura "mio" molto preciso e quando penso a un dolore, quando mi capita qualcosa di brutto, se riesco a avere un momento di lucidità ecco in quel momento io mi dico Se ho superato quello supererò anche quest'altro. e poi mi dico anche che niente mi fa paura perché io ho superato quello, tutto il resto è acqua fresca. 

nella realtà quando sto male i momenti di lucidità sono pochissimi e io, nel mio annaspare, mi pare che trovo del conforto, io, a starmi addosso, da sola, raggomitolata, mi pare che è l'unica cosa che son capace di fare in quei momenti lì e in quei momenti io non cerco conforto e aiuto dagli altri ma li evito e nella solitudine mi sento che posso essere me stessa e sfogare il mio dolore senza vergognarmi di provarlo. 

perché io mi vergogno di stare male e mi vergogno di essere debole e mi vergogno anche di sbagliare e di soffrire e in quei momenti lì, quando soffro raggomitolata attorno a me stessa mi pare che è molto normale che io mi vergogni perché se loro, le persone che mi amano, sapessero come realmente io sono, non mi vorrebbero più bene e anche perché, sotto sotto, quando sto male, io mi sento che me lo merito di stare così perché in effetti non sono poi tutto sto granché. 

ora non so perché ho divagato, anzi lo so benissimo perché ho divagato ma non importa, in questo blog ho fatto del divago il mio capolavoro, mi pare. quello che volevo dire che è anche il motivo del titolo che ho messo a questo post che è anche un po' il motivo che mi spinge a metter giù queste righe un po' patetiche, quello che volevo dire è che anche se io tendo a dimenticarlo, le batoste che prendiamo non dimostano chi siamo dimostrano solo che prendiamo delle batoste. non sono loro a identificarci, non sempre almeno, ma sono solo dei momenti, in cui si cade, in cui si è delusi o si delude, in cui si è incompresi o non comprendiamo, insomma non sono questi momenti a dire chi siamo, a dimostrare quanto siamo delle persone da poco. sono momenti che non dovevano capitare ma sono capitati e invece di dimenticare bisognerebbe proprio sforzarsi di ricordare che siamo altro che sappiamo essere meglio di così e più fiduciosi anche se il mondo pare rovinarci addosso e soprattutto dovremmo ricordarci che passano. che anche se sembrano infiniti poi passano. che anche se le cose si sommano e si sommano e non fanno altro che sommarsi, una all'altra in una piramide di sfighe cosmiche poi, casso (!!!), passano. 

e forse, se invece di stare rannicchiati attorno a noi stessi riuscissimo a avere quella lucidità per capirlo, forse passerebbero un po' prima. 

il mio momento è durato quattro anni ma alla persona a cui voglio tanto bene e che in questo momento sta malissimo, vorrei dire che è tanto meglio di quello che crede di essere. 

02/11/10

me

hanno scelto

29/10/10

eccolo qua!
(il post sulla Elena)

la Elena, quella bella amica mia che scrive ogni tanto qui, mi ha avvisato che ha dato questo indirizzo a un suo amico perché potesse leggere una cosa sua. poi per correttezza mi ha avvisato che quindi questa persona avrebbe potuto leggere pure me.

allora io le ho detto Elena, spero che non è uno bravo a scrivere perché se è uno bravo a scrivere e mi legge io mi devo poi vergognare e non ciò piacere di vergognarmi, non ciò voglia, adesso, di vergognarmi.

allora lei ha detto No (cià messo anche delle offese in mezzo vorrei che questo lo sapeste), ha detto No, te l'ho detto perché se ti capita di scrivere di me non entri troppo nei particolari. 

allora io le ho detto (anche un po' offesa) Elena, lo sai che quello che succede io lo devo raccontare e che se noi ci vediamo e ci pettiniamo i capelli io non posso nasconderlo. io credo nella verità cronachistica. 

e lei allora ha detto Ciai ragione.

allora io le ho detto Epperò adesso faccio un post e lo intitolo Il post sulla Elena così impari.

allora lei ha detto Tanto so che sei capace di farlo.

allora io le ho detto Eh domani lo faccio un post e lo intitolo Il post sulla Elena e poi le ho detto anche Sabato sera ceniamo insieme?

e lei ha detto: Va bene. e poi ha detto Il post non lo scrivi secondo me. 

e io le ho detto: No no che non lo scrivo

mentivo.

28/10/10

Bàsten

insomma l'ho fatto. conference-call con gli Stati Uniti. due ore e mezza e sei dirigenti sparsi tutti a interrogarsi e interrogarmi se io fossi, o meno, la persona giusta per loro. io mi sento che sono la persona giusta per loro ahimè non sono io che decido che se decidevo io mi avevo già scelto. anyway, vi keep informed.

l'azienda è di Boston. la mia Boston. mia perché ciò vissuto e perché è stata la mia prima meta statunitense.

io me lo ricordo che avevo ventidue anni forse ventitre e prendevo per la prima volta l'aereo e lo prendevo per attraversare l'oceano per andare a casa del mio fidanzato che lui tornava per sempre e io vedevo se ci potevo stare, per sempre. poi, lo sapete, la cosa non è andata troppo bene ma io mi ricordo, come se fosse ieri, la mia faccia mentre il taxi ci portava verso casa. gli occhi ipnotizzati a guardare qualsiasi cosa, a memorizzare ogni strada, palazzo, vetrina e cartello e ricordo soprattutto la delusione che provavo perché io l'America me la immaginavo Las Vegas e invece Boston è terribilmente europea.

dopo, invece, di quel posto mi sono follemente innamorata e come spesso mi è capitato coi grandi amori non ci sono tornata più.

ai, tudei
(io, quest'oggi)

ai ev a conferens-col uid de steits. a cappol ov auars. never mor beliv*.
(ciò una videoconferenza con gli stati uniti. un paio d'ore. mai pì credea)

*never mor beliv is a uanderful fortiis copirait

27/10/10

mi fa venire voglia

una volta, tanti anni fa, almeno 15, è entrata una persona in ufficio, uno che non avevo mai visto. è venuto da me e mi ha chiesto il prezzo di una attrezzatura. io gliel'ho dato, il prezzo, e lui ha detto Ok, la prendo. Così, senza battagliare, senza discutere, senza piangere miseria, senza dire Ma gli altri mi fanno, senza niente. allora io ho preso l'ordine ma mentre scrivevo io proprio non capivo come mai tutta questa cosa tutta così semplice che non succede mai che queste cose siano così semplici e così gli ho chiesto come mai era arrivato proprio da noi, e come mai questa fretta di acquistare, così, senza neanche dire bah sul prezzo. e lui mi ha detto che era appena uscito dall'ufficio del nostro maggiore concorrente. il quale, per tutto il tempo, non aveva fatto altro che parlare male di noi. e così lui aveva pensato che se qualcuno, invece di proporre al meglio se stesso non fa che denigrare qualcun'altro deve averne per forza parecchia paura. deve ritenerlo quasi sicuramente migliore. così se n'è uscito per venire da noi e ha comprato, senza discutere, alla cifra che gli ho proposto. 

racconto tutto questo perché la pubblicità comparativa di mediaset premium mi fa venire voglia di farmi il satellite. 

26/10/10

andatevi a leggervi

la lettera numero cinque dell'Accalappiacani per favore perché è molto bella. la trovate nei miei link, qui a destra, ammenochè il sito non sia stato già aggiornato con qualcosa di nuovo allora non la trovate come prima ma la trovate poi dopo oppure andateci diretti da qui.

io gli Accalappiacani ce li ho tutti ciò anche il numero zero e me ne faccio parecchio un vanto (di averceli tutti anche il numero zero). io se non era per gli Accalappiacani non lo scoprivo mai che esisteva Learco Pignagnoli e posso dire con sincerità e serenità (soprattutto con serenità) che a me Learco Pignagnoli mi ha migliorato la vita.

Learco Pignagnoli e gli Accalappiacani son della gente che scrive che vi fanno stare bene. 

25/10/10

ragionamenti

ragiono se sia il caso, o no, di cominciare un nuovo corso di spagnolo. io sarei per il sì ma non ci vado se non viene anche mia sorella. che con mia sorella a fare il corso di spagnolo è più divertente. l'ho saputo, che iniziava un nuovo corso, tramite uno degli studenti del corso precedente (il cosiddetto vecchio corso). sono giorni che mi tarma su skype e non lo cago. stasera m'ha beccato che pensavo fosse il mio amore invece era lui e non mi ha neanche detto Ciao. mi ha detto - Inizia un nuovo corso. Di spagnolo. Ci vieni? Con tua sorella? - ora è molto probabile che mia sorella sappia già tutto di questo nuovo corso e se non me ne ha parlato vuol dire che non ci vuole andare quindi è altrettanto probabile che abbia scritto fino a qui per niente e che il nuovo corso  non lo inizierò mai. peccato perché il vecchio corso mi era piaciuto parecchio. anche le birre (al Portello) (con mia sorella) alla fine delle lezioni mi piacevano.

comunque erano belli i tempi in cui la gente mi tarmava su skype per me e non per mia sorella. 

24/10/10

couscous e rigatoni

a Roma si mangia all'indiano di Piazza Vittorio e si mangia all'aperto. senza funghi (pure quello) e senza giacca che già a scendere dal treno uno sente un po' di caldo che lo urta un pochino, la vogliamo togliere la giacchetta? togliamola.

a Roma di sabato si mangia il cous-cous con le verdure e il pollo che ci siamo cucinati noi. poi la sera si mangiano i rigatoni al sugo.

io i rigatoni li ho mangiati solo a Roma. io mangio le penne, le pennette, le pipe, le pipette, a Roma mangiano i rigatoni e quando gli dici Oi, io compro solo le penne e le pennette, loro ti pigliano pecculo che le pennette sono quelle alla vodka.

a Roma ti fai un giro che parte da Piazza di Spagna e via Condotti e via Margutta e dove guardi ci sono i colori dell'autunno e andando verso la Galleria Borghese mangi gli arancini di riso e ti impediscono di mangiare il panino con la milza (umpf!).

e poi trovi un mercato dell'antiquariato in piazza Verdi e ti perdi e ti accorgi che sei stato in giro tutto il giorno con una maglietta a maniche corte e poi tornando a casa tua, a Padova, trovi la pioggia e appena arrivi a casa accendi il riscaldamento. 

i rigatoni comunque sono una pasta che io non la capisco, secondo me il sugo si attacca meglio sulle penne (o le pennette o le pipe o le pipette). 

22/10/10

Roma

parto. giuro che non faccio foto. non tante almeno. cerco di fotografare dei palazzi o dei monumenti per intero questa volta. ci provo almeno. se mangio all'aperto anche questo weekend per non farvi invidia non ve lo dico. forse. mangerò molti supplì, uno in onore della Chiara. se mi ricordo. comunque buon fine settimana.

RAP

una delle cose che non riesco a non fare quando vado o torno da Bologna è fermarmi a Ferrara. mi pare un delitto passare davanti alle uscite Ferrara Nord - Ferrara Sud o eventualmente alle uscite Ferrara Sud - Ferrara Nord senza mettere la freccia a destra. la macchina e io ormai ciabbiamo il navigatore automatico.

Ferrara Nord - direzione centro - centro - direzione ospedale - palazzo Diamanti - parcheggio - passo passo passo - passo passo passo - Castello Estense - Piazza Savonarola - Osteria Savonarola - lambrusco (la cocacola degli dei) - cibo.

ravioli di zucca al ragù rulez. (Yo!)

21/10/10

centro nevralgico

questa mattina ero a Bologna e siccome ero in anticipo sul mio appuntamento mi sono fatta un giro nel centro nevralgico della città. la libreria COOP. io quella libreria non riesco a smettere di dirlo quanto mi piace che questa roba che uso la mia tessera COOP e c'è tre piani di carta meravigliosa intervallata da mangiare e bere buono a me è una roba che mi piace parecchio. e non è che ero tesa perché io è difficile che mi tendo anzi in certe occasioni come quella di questa mattina divento abbastanza un monaco zen e però lo stesso avere un po' di tempo per girare per il centro nevralgico di Bologna ciò avuto piacere.

a me, gente che non scopa da una vita mi capita così raramente di incrociarla che quando mi capita non so neanche bene cosa dirgli

un anonimo col nome e cognome ieri ha scritto un commento stronzo che non è tanto che il commento era stronzo perché la critica ci sta e ci sta benissimo tant'è che io non filtro i commenti lo trovo poco serio filtrare i commenti così non li filtro. la stronzaggine del commento stava proprio nella stronzaggine che ci stava dentro che non è criticare per farmi capire che sbaglio o per spiegarmi che non è d'accordo con me ma è entrare a casa mia e dirmi Che arredamento di merda. è una cosa che secondo me non si fa. non è educata. io non la faccio. io sono educata.

e mi capita così raramente di avere a che fare coi maleducati perché la gente educata generalmente incontra e si frequenta con altrettanta gente educata, ecco, mi capita così raramente di incrociare gente maleducata che io poi rimango zitta che non so bene cosa rispondere e il primo pensiero che faccio non è che il mio arredamento sia effettivamente di merda, io il primo pensiero che faccio è che quel poveraccio deve avere il pisello della grandezza di un fagiolino.

un approccio stronzo genera solo pensieri stronzi e un po' mi spiace perché io stronza non lo sono (quasi) mai.

20/10/10

gelato, olio

stavo uscendo dal centro commerciale dove ho comprato le prime calze della stagione invernale 2010/2011 e davanti a me, su una panca, c'era una signora seduta con un passeggino davanti e quando l'ho superato ho visto che la signora stava dando piccole cucchiaiate di gelato alla bambina che c'era seduta e le sorrideva e le parlava e io, tutto questo, l'ho trovato uno dei gesti più belli e gentili a cui abbia assistito.

dopo mi sono fermata dal benzinaio vicino a casa che si era accesa la spia dell'olio e ne abbiamo aggiunti tre chili. anche liquido di raffreddamento abbiamo aggiunto. che era al minimo. 

18/10/10

Padova mi è limitativa

avere Roma a propria disposizione per una settimana succede che quando te ne torni a casa tua e ti rendi conto che ci metti un quarto d'ora per andare al lavoro poi riesci a tornare a casa per il pranzo poi finisci alle sei e alle sei e un quarto sei già lì che ti togli le scarpe, Padova ti pare un po' limitativa. 

e questa era la notizia cattiva, la notizia buona è che non ho preso neanche un chilo. quell'altra cattiva è che non ho mangiato neanche un supplì, neanche quello in onore della Chiara. mi son dimenticata. 

16/10/10

porte e portoni

com'è che si dice, si chiude una porta si apre un portone, bene. pare che dopo una concomitanza nefasta di agenti patogeni perdippiù negativi le cose abbiano cominciato a girare per il verso giusto. e, se ci penso, questo periodo così bello è cominciato con una notte in bianco una sera che stavo parecchio male.

15/10/10

uso privato del mezzo privato:
amore, mi fai una cortesia?!?, prima di entrare in casa puoi mica TOGLIERTI le lenti?

comunque non è nulla di irreparabile.
ricrescono.
si riallisciano.
cioè son sempre io eh.
poi hai sempre detto che la bellezza non era importante.
io per esempio ho un sacco di senso dell'umorismo. proprio come te. vero?
comunque ricrescono.
si riallisciano
ti ho perso per sempre?

(credo che l'ho perso per sempre)

due o tre appunti che ho preso mentre viaggiavo e giravo e adesso eccoveli qui

1.
devo aver chiesto di dare un'occhiata alla mia macchina fotografica mentre andavo in bagno a qualcuna di pseudo-importante tipo una deputata, una senatora, una cafona perché mi ha guardato come se le avessi chiesto di leccare il pavmento. adesso è lì che guarda delle carte che cian un sacco di simboli della repubblica. sì deve essere proprio una pseudo-importante, una deputata, una senatora, una cafona.

2.
è bello dormire con l'aifono nelle recchie cullati dal tren tren e col sole/buio sole/buio delle non-gallerie/gallerie che accarezza le pupille. 

3. 
ero lì che camminavo allora uno ha detto Enrico! Prendi un caffè? Enrico che stava passando ha detto No grazie e ha continuato. comunque era Enrico Letta. 
non che sia sconvolta. non mi sconvolgo più dal 95

4.
tolti i turisti i maschi sono vestiti così bene e in modo così formale che stai sempre lì a domandarsi se sono qualcuno o no. d'altra parte anche io sono qualcuno. sono la sid. la prossima volta mi vesto così bene e così formale che se lo domandano anche loro. 

13/10/10

treni

Mi piace un sacco prendere il treno. Mi significa "viaggio" più dell'aereo, molto più della macchina. Sarà che il mio primo viaggio da sola è stato in treno, che non avevo più di 12 anni, mia mamma m'ha caricato in un locale per Bologna e in un tempo tendente all'infinito son arrivata a San Pietro in Casale dove mi aspettava mia zia. 

Adesso non son nenche sicura che la stazione si chiamasse San Pietro in Casale, son sicura però che ci metteva un tempo tendente all'infinito. A pensarci, quella cosa del battito d'ali della farfalla in Cina che cambia il mondo un battito d'ali ecco, se quella farfalla era in quel treno e batteva le ali lo cambiava in tipo quattro ore. forse cinque. 

11/10/10

che coss'è l'amor

l'amore è quella cosa che quando ciò l'amore non ho mai freddo non ho mai fame. io per esempio sono tipo due settimane che non ho mai freddo non ho mai fame solo che poi se mi mettono davanti un piatto di gnocco fritto con le tigelle, un piatto di gnocchi di zucca al ragù, un piatto di tagliatelle al sugo di cinghiale, un piatto di affettati con le cipolle in aceto balsamico, un piatto di formaggi (che ea bocca no a xè mai straca se no ea sà de vaca - Splendido docet), un piatto di crema, un piatto di zuppa inglese, un piatto di torta di ricotta, un piatto di lambrusco e un piatto di chianti io poi pulisco tutti i piatti.

qualcosa mi dice che sto andando a Roma

io quando vado a Roma mi tiro su di morale. tutte le volte che vado a Roma, sia quando ci vado che peso duscentochili che quando ci vado che ne peso cinquanta, l'omo romano mi si fila. l'omo romano mi guarda, commenta, fischia, fa il piacione. io l'omo romano si vede che lo attizzo perchè anche se dentro di me mi sento un cadavere, fuori di me loro non lo vedono e cominciano tutta quella cosa fantastica che mi fanno tornare indietro di ventanni anche venticinque. 

che io, quando ero ragazza, non capitava una volta che passeggiavo per il centro di Padova e qualcuno non mi fermava per agganciarmi, ci potevo scommettere dei soldi, firmarci una cambiale. poi, superati i venti non mi è successo più. si vede che l'animale padano ci piaccono le sbarbe non so cosa dire. fattostà invece che io, tutte le volte che vado a Roma, mi succede come quando avevo 18 anni e questo, chiaramente, aumenta la mia autostima a manetta e divento anche un po' boriosa e supponente e lasciatemi stare che sono fyqa cosa mi rompete l'anima uffa che balle tutti questi che ci provano. (non è vero, io son scema sorrido a tutti).

allora si vede che sto andando a Roma che oggi al centro commerciale dove sono andata a prendere tutte le cose che mancavano in casa visto che parte una Sid entra una Syl@, ecco al centro commerciale tutti mi salutavano buongiorno buonasera erano tutti gentili e tiravano le occhiate e erano tutti maschi in età fertile, per dire, che io di solito faccio faville solo con le mummie di Tutankamon. 

dalle Opere Complete di Learco Pignagnoli

Opera n. 3
Loris era un poeta che una volta ha scritto un endecasillabo con tante di quelle sillabe, che l'endecasillabo è scoppiato. 

dalle Opere Complete di Learco Pignagnoli

Opera n. 2
Una signora parlava con suo cognato (80 anni), che le si era avvicinato in giardino e le aveva chiesto, un po' impaurito:
Chi è quello là, seduto?
Dove? ha chiesto la signora.
Là in fondo al giardino.
La signora ha guardato nella direzione indicata e poi ha detto: Ma non è una persona seduta, è una carriola!

dalle Opere Complete di Learco Pignagnoli

Opera n. 1
Conoscevo uno che sbagliava sempre le parole.
Una volta voleva dire polipo, ha detto flauto.

10/10/10

di amicizia e invidia e del Pignagnoli Ballabile e anche delle tigelle e dello gnocco fritto

io, sabato pomeriggio, sono andata a rivedermi il Pignagnoli Ballabile. in realtà io avevo visto l'Ultimo Pignagnoli Ballabile mentre questo era l'Ultimissimissimo Pignagnoli Ballabile (che l'Ultimissimo me lo son persa) e quindi non è che andavo a vedere la stessa cosa andavo a vedere l'Ultimissimissima versione e infatti c'erano degli inediti e c'erano anche delle contestazioni sul saggio Pignagnoli e la Musica, io non so, in merito sono un po' combattuta. 

con me c'erano gli Splendidi che la Chiara sapeva tutto come me ma dal vivo non li aveva mai visti e questa è una roba bellissima quella di vedere i Pignagnolisti dal vivo. Lo Splendido invece non ne sapeva niente ma un po' una testa tanta gliel'avevamo fatta così secondo me un po' lui se lo immaginava il tripudio di meraviglia.

poi c'erano anche la BlondeInside che è arrivata preparata col libro più bello del mondo di Ugo Cornia quindi lei sapeva benissimo anche se non sapeva niente dei Pignagnolisti e di Learco Pignagnoli. 

e poi c'erano la Lia e il Van e io è loro che li invidio come tutto. li invidio in un modo che non potete immaginare quanto li invidio come tutto. perché loro non sapevano niente di niente e sono venuti solo perché gliel'abbiamo detto noi e gli abbiamo detto che era una cosa bella e loro si sono fidati e sono venuti. e io li invidio come tutto perché loro non sapevano niente e hanno sentito l'orchestra Usignolo di Learco Pignagnoli per la prima volta, loro non sapevano niente e hanno sentito i Pignagnolisti Benati, Cornia, Nori e Raffaini leggere dalle Opere Complete di Learco Pignagnoli, loro non sapevano niente e hanno scoperto Learco Pignagnoli, loro non sapevano niente e hanno sentito le sue Opere.

e io che i Pignagnolisti e Learco Pignagnoli li seguo e li conosco da più di un anno io ho invidiato la meraviglia che loro devono aver provato sentendo tutto per la prima volta perché io mi ricordo perfettamente la meraviglia che ho provato quando ho sentito tutto per la prima volta. 

poi siamo andati a affogare la nostra meraviglia sotto litri di lambrusco e chianti e tagliatelle e ravioli di zucca  e tigelle e gnocchi fritti e zuppa inglese e lambrusco e lambrusco e lambrusco...

la Blonde m'ha fatto venire in mente sta cosa e adesso ne parlo anche io che la capisco a lei, la capisco benissimo

 ho letto nel blog della BlondeInside (oi! approposito! lo sapete che la Blonde ha aperto un blog vero? sta qua di lato nei miei link perdonatemi ma la nuova me non c'ha passione di mettere i link lo so che non è una roba da bloggher perché mettere il link è una roba che ai blogger ci piace ma io proprio non ce la faccio ultimamente ciò una pigrizia in corpo che non potete immaginare) 

dicevo.

ho letto nel blog della BlondeInside (adesso che ci penso lo devo mettere per forza il link sennò voi non sapete di cosa sto parlando. ziobonino, non faccio in tempo a dire una cosa che mi sbugiardo da sola. vabbè, lasciam stare va) 

dicevo. 

(ah, ziobonino era una esclamazione non era un link)

questo post sta diventando un parto (è che ciò una pigrizia ma una tale pigrizia che è anche l'una e ventiquattro non so mica se sto post se ce la faccio a scriv

09/10/10

oggi, questo pomeriggio

oggi, questo pomeriggio, alle 16.30 a Luzzara (RE) c'è l'Ultimissimissimo Pignagnoli Ballabile con i Pignagnolisti Benati, Cornia, Nori, Raffaini e con l'orchestra a fiato Usignolo.

io ciò il ciddì e ciò un butle (ma non ditelo a nessuno) e ciò il libro e l'ho visto a dicembre dello scorso anno in occasione dell'Ultimo Pignagnoli Ballabile che poi c'è stato un Ultimissimo Pignagnoli Ballabile e poi adesso c'è l'Ultimissimissimo Pignagnoli Ballabile (secondo me questi tirano a inculare).

comunque è uno spettacolo bellissimo e chi non lo vede è un Ultimissimissimissimo. 

sull'argomento

a me mi piace parecchio di andare a prendere gli Splendidini a ginnastica. mi piace che arrivo lì e vado alla porta della palestra e li sbircio nei saltelli aggraziati e per questo, di solito, arrivo un po' prima. non mi piace per niente, quando vado a prendere gli Splendidini, di sentire le chiacchere delle donne che sono lì a aspettare i loro figli che quando io sono lì che guardo gli Splendidini fare i saltelli aggraziati vorrei avere i tappi nelle orecchie per non sentire quanto i loro figlioli siano dei semi-dei. 

poi questa cosa non dovrei dirla perché poi la Chiara mi dice che sono la solita maligna poi lo Splendido dice che sono la solita bacchettona che non c'entra coi semi-dei ma c'entra col fatto che, ogni volta che dico qualcosa a quei due, ne busco più di un ciuco. 

poi basta. non ho più niente da dire sull'argomento. 

06/10/10

meglio stasera (che domani o mai)

stasera al Centro Culturale Altinate / San Gaetano (Padova) alle ore 21.00 c'è la presentazione di un libro che ha scritto un amico mio. 

LEGALAND MITI E REALTA' DEL NORD EST
di Sebastiano Canetta e Ernesto Milanesi 
ed. Manifestolibri

a presentare il libro oltre agli autori ci sono Marco Bascetta (Manifestolibri), l'assessore alla cultura Andrea Colasio e Massimo Carlotto (si! si! si!)

io Sebastiano Canetta non lo conosco ma conosco bene Ernesto Milanesi che è un giornalista bravo (googlate), un ottimo scrittore e un uomo molto simpatico. poi, voglio dire, è amico mio che devo dire di più. 

quelli che abitano in zona secondo me è il caso che ci siino, dunque siateci. 

05/10/10

Fabio

Photo by Lady Syl@


questo signore qui, in questa bella foto che ci ritrae a me e questo signore qui, beh, questo signore qui è uno degli uomini più importanti della mia vita. io lo conosco da 36 anni e quella sera, la sera di quella foto, non lo vedevo da più di 20. quest'uomo era il mio vicino di casa quando ero bambina. siamo cresciuti insieme mappoi, quando ha compiuto 15 anni si è trasferito a Torino. 

comunque quest'uomo qui dall'anno della partenza ogni estate veniva nel mio paese e il tempo lo passava con me. io aspettavo l'estate per lui e lui l'aspettava per me. ci siamo voluti bene, come fratelli, per una vita e ci siamo seguiti nel tempo che passava, nelle esperienze che facevamo. 

lui è stato il mio primo amore. assolutamente non corrisposto. è stato il mio primo bacio. corrisposto. io sono stata il suo 3 o 4 amore ma in quel periodo ormai non corrispondevo più io. a 25 anni si è sposato e io non l'ho più visto. ci sentivamo una volta l'anno forse anche meno e ci aggiornavamo sulle reciproche vite. lui ha due figlie, una bella casa. io son sempre la solita cialtrona. cose così insomma.

quel giorno lì, il giorno della foto, lui mi ha suonato il campanello e prima ci siamo guardati che non ci guardavamo da ventanni, poi ci siamo abbracciati che anche quello non lo facevamo da ventanni, e dopo ancora abbiamo cominciato a parlare e siamo andati avanti a parlare fino alle 4 del pomeriggio del giorno successivo, quando lui è ripartito. 

poi, non ci siamo più risentiti perché noi facciamo così. 

stavo a riguardà le foto

che colpevolmente non avevo più guardato nè più sistemato nè più flickerato dopo la cena nella Splendid-House con Lia e Van deer Gaz e dunque le stavo riguardando e, di fatto, potrei fare a meno di chiamare quella serie "nella Splendid-House" quanto piuttosto "Lia e Van" che praticamente in foto ci sono solo loro e sono BEISSIMI. 

poi volevo anche dire che mia sorella è partita per un tour de Sicilià in bicicletta. è troppo figa mia sorella e chi l'ha vista sa di che parlo, anche perché, diciamocelo, ha preso tutto da me. (se non mi autoconsolo così mi tocca sfregiarla e darci fuoco alla casa poverina). 

per ultimo volevo dire che sto riprovando di nuovo a smettere di fumare e che fin'ora non mi sta costando molta fatica. ciò gli obiettivi da raggiungere. tipo quello di smettere di fumare è un obiettivo consono al gesto plastico di smettere di fumare, mi pare.

04/10/10

ciò la mamma Meggaiver

da qualche minuto la mia cucina è dotata di un lampadario beissimo che avevo comprato tempo fa ma che non avevo mai appeso dacchè voi lo sapete come sono i miei amici, i miei amici gnorrano. fortuna che ciò la mamma Meggaiver che è venuta qui con scala, cacciavite, pinze, fucile e occhiali e adesso il lampadario è su. bello come il sole. 

esso lampadario dev'essere stato studiato per quelle stanze del millettre' quasi milleqquattro che hanno i soffitti un po' alti che il cavo, se io lo lascio correre, arriva al pavimento. quindi, per intenderci, se io lascio il lampadario (correre), la distanza tra la di lui plafoniera e il pavimento è tipo dieci centrimetri e a noi non ci piaceva (a Meggaiver e a me). 

così abbiamo fatto un bel fiocchetto col cavo e adesso questo bel fiocchetto di cavo sta sopra il lampadario e per tenerlo fermo, il fiocchetto, ciabbiamo girato intorno col fil di ferro. è una cosa voluta. 

comunque, lasciando stare le cose che son andate storte e concentrandoci solo su quelle positive, quando MammaMeggaiver ha fatto tutto il lavoro elettrico con grande sprezzo del pericolo e per di più impavida,  io mi son detta (a voce alta): che figa la mia mamma. poi lei ha guardato il fiocchetto e io le ho ricordato che era una cosa voluta e allora mi ha detto che ciò ragione. 

un weekend è un weekend è un weekend

a dispetto dei weekend infrasettimanali che sono quelli che si passano il mercoledì e il giovedì con li Splendidi e gli splendidini a casa delle Lia e dei Van deer Gaz con gli splendidini di Lia e Van deer Gaz, ci sono dei weekend che cadono proprio giusti nei giorni canonici di sabato e domenica e anche dei venerdì 1.10.10 che è una bella data per della gente che non gliene frega una cippa della cabala e della numerologia però 1.10.10 è un bel numero tondo che ci sta bene anche a guardarlo lì.

guardatelo lì: 1.10.10

quello che volevo dire comunque è che nei weekend che cadono canonici si sta anche abbastanza bene e si fanno anche degli incontri abbastanza interessanti. allora gli scrivi, al tuo fidansato (che lui, poverino, ancora non lo sa che siete fidansati) che ti è venuta in mente questa fantasmagorica idea che è il caso che siete fidansati (è una novità, è una roba che ti è venuta in mente giusto questa mattina) e lui non ti risponde più al telefono.

Non sono spiritosi i fidansati.

29/09/10

se venerdì notte un viaggiatore

è qualche giorno che mi dico che devo appendere i quadri e lavare la macchina e rassettare la casa che qui è un troiaio. ogni sera prima di andare a dormire da qualche giorno a questa parte io mi dico domani giuro domani io appendo i quadri e poi vado a lavare la macchina e rassetto la casa che qui è un troiaio e finisce che invece poi.

allora, fiurba come una fayna, ho pensato che appena uno entra a casa mia, io metto su una faccia sconvolta e urlo: Poffare! E' esploso!  

il tunnel della drooca

non pensavo mi succedesse di nuovo e invece è successo. era un bel po' dico la verità che non ci ripiombavo dentro tipo erano aaaanni che non mi succedeva più e invece qualche giorno fa ero lì che non sapevo cosa fare di me e ho fatto proprio la cazzata immane di tirare su, che poi non sarebbe tirare su dato che non era mica per terra era sulla libreria. avrei dovuto dire, per quanto poi la frase si allunga parecchio diventando anche un po' ridondante, Ho fatto proprio la cazzata immagine di sfilare con movimento di moto da luogo:  Maigret e il caso Nahour. 

I Maigret vanno dagli 11 ai 14 capitoli distribuiti entro 150 pagine, una buona lettrice ce la fa in una notte e le rimangono anche un paio d'ore per collassare le stanche membra, così io l'altro giorno, tipo 8 notti fa ho sfilato con movimento di moto da luogo Maigret e il caso Nahour dalla libreria e l'ho letto. L'avevo già letto veramente ma ero convinta che non me lo ricordavo, poi in effetti me lo ricordavo ma è stato bellissimo lo stesso. 

Quando è venuto il momento che era finito io l'ho messo sul comodino e ho spento la luce ma avevo una certa ansia esistenziale addosso, l'ansia tipica di chi, di nuovo, non sa cosa fare di se stesso e l'unico modo di placarla è stato alzarmi e andare a sfilare con movimento di moto da luogo Maigret si difende per poi finalmente riuscire a collassare le stanche membra. 

Anche Maigret si difende io l'ho già letto, in effetti li ho già letti tutti. Lo devono ancora pubblicare il libro di Simenon che non ho letto. Pubblicatelo per favore. 

27/09/10

va bene

allora io son delle settimane che gli Splendidi continuano a dire che se non scrivo e non frenfiddo poi è chiaro che il mondo non mi sorride ma d'altra parte anche il fatto che effettivamente il mondo non mi sorrida non è che mi aiuta a scrivere e frenfiddare. epperò ho visto la BlondeInside al BlogFest di Riva e mi ha fatto un cazziatone come pochi che non scrivo e non frenfiddo. Poi è successo che ho beccato la moleschin aggratis dentro la saccoccetta omaggio e poi mi hanno anche regalato un olio per i capelli fichissimo e siccome io non vinco mai niente, non ho mai vinto niente in vita mia a me sta cosa della moleschin e dell'olio per i capelli che è anche un po' difficile che lo metto dico la verità perché c'è del cyaltronismo nel nord-est e quindi io poi mi dimentico di avere i prodotti fichi ma questo non c'entra con quello che volevo dire. 

quello che volevo dire è che io ho vinto una moleskine e poi un olio per capelli e io sono una che non vince le cose che se in un posto c'è scritto si vince sempre io son sicura che io in quel caso lì son tipo l'eccezione che conferma la regola, un po' come le maniglie che c'è scritto che non devi tirarle. non c'entra molto questa cosa ma ci tenevo a scriverla perché la capiamo in due. una questione di paradossi. poi non è vero che la capiamo in due, la capisce anche lo Splendido perché oggi son stata da lui e gliel'ho letta che era bellissima e era un peccato che la sapevamo solo in due e basta (poi magari giovedì sera la dico anche alla Chiaratiz ma sono gli Splendidi è chiaro che sono autorizzata).

dovete smetterla di portarmi fuori tema poi  è ovvio che la profe mi cazzia. comunque la BlondeInside stateci attenti perché è magrolina e biondina anche autsaid però cazzia come un muratore. ve l'ho detto poi non dite che non ve l'avevo detto. 

dunque con tutte queste vittorie durante tutto il giorno, a un certo punto mi è finalmente entrato nella capoccia che era una giornata di vittorie soprattutto perché quasi non ci potevo venire a Riva per via che son dovuti venirmi a prendere a casa il Domi e gli Splendidi che io la notte prima l'ho passata al gabinetto che alla mattina ciavevo la scritta IRONIG IZZOP tatuata sulla fronte (questa non è mia è della Syla e dell'Arcureo) epperò quando finalmente l'ho capito era ora di andare a casa.

sempre stata una collyona. 

28/08/10

puzza

secondo me la disperazione puzza parecchio. non si spiega altrimenti che la gente la senta a chilometri di distanza e ci stia. a chilometri di distanza. 

26/08/10

quando servono

la dottoressa, non so, mi voleva tranquillizzare, non so, mi ha detto Non hai una malattia, hai un sintomo che la malattia è un attacco cardiaco o un ictus. 
mai un paio di maroni sottomano...

la Livia e la Sofia

mangiano il petto di pollo a una velocità che non ci potete credere. una non fa in tempo ad allungare la mano per passargli il pezzetto che loro mi hanno già azzannato le dita.

25/08/10

il fatto è

che tutto quello che poteva andare storto, dal 19 luglio a ieri è andato storto. magari anche la roba di oggi è andata storta quello non lo so adesso. spero di no. oggi avevo un amuleto. che non è mica niente di che solo che la Leti ieri sera m'ha detto Toh! il tuo regalo di compleanno non te lo avevo ancora dato e io ho detto Lo metto domani così mi porta bene. ecco.

tema: parla delle tue ferie

la Viola nel suo tema "parla delle tue ferie" ha scritto: era meglio morire da piccoli.
ecco.

192 mg/dL

valore ottimale: <100
valore quasi ottimale: 100 - 129
valore borderline alto: 130 - 159
valore elevato: 160 - 189 
valore molto elevato: >190

di essere esuberante già ce lo sapevo. che esuberavo nella maniera in cui esubero è stata un po' una sorpresa. 

11/08/10

per caso

dopo gli esami è andata a ritirarli mia mamma che io son già qui sulle montagne tra i boschi e le valli d'or e avevo questo misto di terrore profondissimo e sicumera grandissima. il terrore profondissimo era che ciò la gotta o la tiroide. la sicumera grandissima era che arrivava mia mamma a prendere gli esami e le infermiere e gli aiutanti e le segretarie e anche i medici le battevano le mani perché li avevo passati tutti. 

dopo ancora ho chiamato mia mamma e ho chiesto Sei mica andata a ritirare gli esami, per caso? Ti hanno mica applaudito, per caso? Per caso ti han fatto tanti complimenti? Per caso? 

screanza

io non è che a far gli esami del sangue ci vado volentieri. mica per l'esame che a me quando tutti quegli scienziati si mettono a fare tutte le prove nelle provette a me quello ciò piacere che lo facciano, ciò piacere volentieri. quello che non ciò piacere, non tantissimo, è che mi bucano con l'ago. quello non tanto volentieri.

allora sono entrata nella stanzina e ho guardato il dottore e gli ho detto Guarda che io non è che son qui proprio volentieri. io piuttosto mi facevo fare dell'altro piuttosto che essere qui. e lui intanto era lì che dava dei colpetti leggeri sul braccio per vedere se le vene si incazzavano invece quelle si incassavano e più colpettava più loro si incassavano. così mentre lui faceva quella roba di colpettare io gli dicevo Guarda che se svengo e batto la testa poi ti denuncio e dopo infatti delle mie vene non ce n'era proprio traccia, proprio.

siccome ci eravamo tutti incassati parecchio che io non ero lì tanto volentieri le vene loro si erano offese così lui mi ha detto stringi la mano a pugno e mi fa il gesto di aprire la mano e di chiuderla a pugno e così io comincio ad aprire la mano e chiuderla a pugno e aprire la mano e chiuderla a pugno e aprire la mano e chiuderla a pugno solo che a un certo punto lui mi ha detto Ti ho detto di aprire la mano e chiuderla a pugno non di fare ciao-ciao con la manina. 

sto screanzato. 

10/08/10

vanità

libido

sono andata a farmi gli esami del sangue che voi non lo sapete ma quando arrivate alla mia veneranda e venerabile età bisogna farsi gli esami del sangue per vedere se ti vengono quelle cose tipiche delle età venerande che, tra l'altro, a pensarci bene, son cose che aumentano tantissimo la libido degli uomini che frequento quando scoprono che devo fare gli esami del sangue per vedere se ciò la gotta o la tiroide. tantissimo proprio. 

comunque non ho niente (di quelle robe lì). sono sana come un pesce delle malattie come la gotta e la tiroide e quindi la libido degli uomini che frequento è salva. 

03/08/10

mentre non scrivevo

ero qui, quo e qua

giuoco /2

Una macchina da scrivere ha sconvolto quel tempo vissuto tra le cuciture.

Marìa Dueñas
La notte ha cambiato rumore
Mondadori

***
Laura:
"Per prima cosa vi posso dire che bisogna voler bene."
R. Gary - La vita davanti a sé

Petruschov:
"Il nonno aveva un cancro alla prostata, abbandonò con essa le strade di questa terra."
Parise - il prete bello

02/08/10

giuoco /1

Perché si va a passeggio tutt'a un tratto.

Diego De Silva
Non avevo capito niente
Einaudi - I coralli

***
(questo è un gioco beissimo che ho letto da Paolo Nori che gliel'ha raccontato Paolo Colagrande e è quello di prendere le prime parole e le ultime di un libro. dicheno che se la frase ha un senso il libro magari è bello. questo qui poi è bellissimo son tre anni che non faccio che consigliarlo e regalarlo). 

spirito giusto

mi son divertita parecchio a giocare al gioco del Pictionary, l'altra sera, con gli Splendidi e i ragazzi (il Pictionary è quel gioco dove lo Splendido fa dei disegni che ogni due per tre devi correre in bagno o ti fai la pipì addosso. dopo provi a indovinare). 

mi son divertita parecchio perché sin da subito si è instaurato proprio lo spirito giusto di gioco. sapete no? quello spirito tipico che viene fuori nei giochi di società. lo conoscete, vero, quello spirito che accomuna le squadre. lo spirito fiero di chi si sfida in gioco. esatto! avete capito sì? l'odio!!! 

domenica sera porto il Tabù. possibile che dopo non siamo più amici, con gli Splendidi. è probabile ma son rischi che bisogna anche correrli nella vita. son cose che bisogna anche averci il coraggio di farle. 

01/08/10

probabile che "sono una persona orribile" (cit)

quando in tv danno due o tre film dello stesso attore uno dietro l'altro io penso sempre male. tipo questo pomeriggio han mandato due film di fila con Michael J. Fox e io ho detto E' morto?

anche quando erano vestite

Uno scrittore viveva con una bambola gonfiabile, molto ben fatta, che non aveva nulla da invidiare a una donna vera, tranne il fatto che non parlava e non si agitava. 
S'incontrava con altri scrittori che avevano ciascuno la propria bambola: stavano a conversare in salotto o in sala da pranzo, e mettevano le bambole sedute assieme, a parte, giacché non potevano partecipare alla conversazione o al pasto, com'era ovvio; però erano belle a vedersi, e arrivava da loro un profumo zuccheroso di mammola che era il loro profumo di fabbrica, più intenso nelle parti intime, ma che si sentiva leggermente nell'aria anche quando erano vestite. 

Ermanno Cavazzoni 
Guanda - Narratori della Fenice 

l'altra sera

l'altra sera stavamo giocando a Pictionary. che è quel gioco dove lo Splendido fa dei disegni che ogni due per tre devi correre in bagno o ti fai la pipì addosso. dopo provi a indovinare.

31/07/10

turbamenti

per rispondere alla graziosa domanda rivoltami graziosamente l'altro giorno da un grazioso lettore che non mi ricordo (comunque è un grazioso commento al post sul mio compleanno poi appena ho un momento vado a vedere e vi dico come si chiama. il grazioso commentatore non il post che il post io lo so come si chiama. dopo vado a vedere e vi dico. anzi adesso mi viene di andare a vedere subito solo che mi scoccia pausare, salvare, uscire, guardare, ri-uscire, rientrare, scrivere, salvare e pubbicare. comunque il post si intitola +1 è quello lì). comunque a quel grazioso lì ci vorrei dire:

"no! non è già morto sto blog" 

comunque queste cose ce le dici a tua sorella. che io sono permalosa questo lo sanno anche i sassi son permalosissima però non è per quello perché sei venuto nel mio blog a dire Ma è già morto sto blog. non è quello per quanto io son permalosa lo sanno anche i sassi che son permalosissima che se uno si prende la briga di andare da qualche parte, poniamo il mio blog, per scrivere delle parole un po' equivoche, poniamo Ma è già morto sto blog, che non si capisce se è scritto poniamo per dispiacere o, poniamo, per stronzaggine, ecco a me delle domande mi verrebbe da farmele. Ma poi mi censuro perché son permalosa, permalosissima e allora cerco di censurarmi perciò non lo dico per me, giuro. è proprio che questo è il blog dell'ammmore non gli puoi dire sto blog. si turba.  

30/07/10

eee sì

questa mattina Chiara è venuta ad aiutarmi a mettere le tende a casa. eee sì! abito qui da 5 mesi eee no! non avevo ancora le tende e se per questo non ho neanche una scarpiera e ho ancora tutti gli scatoloni in giro. e dovreste vedere le tende che abbiamo messo. dei fogli di plastica elettrostatici direttamente sul vetro. son soddisfazioni.

19/07/10

+1

io venerdì sera son partita in fretta e furia che lui doveva farmi conoscere la "sua" Milano. è finita che venerdì notte ci siamo imbarcati a Venezia in direzione Parigi. esiste un uomo, in questo mondo, che prende la mia carta di identità di nascosto per poter prenotare un aereo e farmi una sorpresa. e poi affitta una stanza all'Opera. e poi si fa trascinare nei posti che io più amo, il mercato di Saint Germain des Prés al sabato mattina. Rue des Abbesses. Belleville. e potrei continuare per ore ma non continuo che sennò è noioso. comunque esiste un uomo e quest'uomo l'ha fatto per me e per festeggiare i miei primi 40 + 1 anni.

poi esistono degli amici che ne parlano nei loro blog e ci scrivono su FF e mi mandano i messaggi e mi chiamano al telefono.

la cosa più bella di questo +1 è accorgermi di quanta gente mi vuole bene nonostante tutto, che vuol dire un po' nonostante me stessa che non è una cosa facile volermi bene, secondo me.

grazie Syl@, Arcureo, Mitia, Chiara, Splendido, Susi, Sergio, Veggio, Ernesto, Massimo, Elena, Monica, Letizia, Giulio, Mastra, Giulia, Laura, Mich, Simple. grazie Fabio.

09/07/10

¿Estás seguro?

questo post qui mi ha fatto venire in mente una cosa che mi raccontava ieri sera mia sorella. quando ha fatto il cammino di Santiago una parte del viaggio l'ha passato con Ignacio che ha conosciuto mentre spendeva sangue sudore e lacrime sui Pirenei. dato che non avevano altro da fare che pedalare si parlavano nella loro reciproca lingua e imparavano.

insomma a un certo punto mia sorella dice Padre e lui Padre. poi dice Madre e lui Madre. poi dice Genitori e lui Padres. e lei No guarda, non capisci. Genitori! e lui Padres. e lei Ehm no non capisci. Ge-ni-to-ri. Padres. e mia sorella Lasciam stare se non ci arrivi non ci arrivi.

abbiam scoperto ieri sera che genitori in spagnolo si dice padres.

il mondo è proprio bello secondo me.

è un lavoro duro ma...

così finisce che la mia guida è già gonfia di un pullulare di fantasmagoriche promesse di lochi sconossiuti sottoforma di leggiadri bigliettini. quella che m'ha restituito lui ne aveva tre. che se crede che faccio tutto il lavoro io diobono ci tiro una cortellata (cit.).

08/07/10

Io normalmente faccio così

Compro la guida. La leggo da cima a fondo. Mi segno i posti che avrei voglia di vedere, le cose che mi sembrano più interessanti e metto da parte per rifare il lavoro dopo una settimana. Se le guide sono due passo la mia al compagno di viaggio e prendo la sua dove lui avrà fatto lo stesso lavoro. A quel punto leggendo da cima a fondo aggiungo le cose che mi pare sia il caso di aggiungere e auspico che il compagno viaggiatore faccia altrettanto.

A questo punto prendo una mappa del paese di destinazione e comincio a segnare tutti i posti che ho evidenziato nelle guide. E comincio a tagliare su quello che per deviazioni assurde non è possibile visitare. Faccio delle scelte. Per intenderci: se per vedere il paesello arroccato dove una volta ha soggiornato (forse) Paolo Maldini devo fare 200 km in più: taglio. se la deviazione è per visitare Parigi: non taglio. (ma va?!?)

07/07/10

Godo come un riccio

Il viaggio quello che piace a me è quello che si parte e si sa più o meno dove si vuole arrivare e nel frattempo ci si guarda attorno, ti piace ti fermi, non ti piace vai avanti. Niente mi stressa più di quindici giorni di inedia a meno che non siano con Gli Splendidi. Trottare per 10.000 km nello stesso arco di tempo ha, su di me, l’effetto levigante e calmante di un massaggio relax 24/7.

Guardar facce, parlar lingue, mangiare cibi, bere vini, vedere case palazzi chiese e musei diversi ogni giorno. Annusare gli odori. Entrar dentro dei pezzetti di strade altrui e farne parte anche solo per cinque minuti è una cosa che io godo come un riccio.

06/07/10

cose che non sapevate di me (ma adesso sì)

in un riassunto di una fiaba volevo scrivere FANCIULLA mi son persa la I ho scritto FANCULLA.

05/07/10

dio li fa e poi li accompagna /2

dopo a proposito delle somiglianze delle similitudini dei gusti uguali dell'essere fatti l'uno per l'altra m'è venuto in mente che siam tutti e due del genere Homo, specie Homo Sapiens, sottospecie Sapiens Sapiens. son cose che colpiscono.

dio li fa e poi li accompagna

io e il mio bello abbiam fatto un weekend insieme. tutto intero. che è una specie di miracolo che siamo riusciti a trovare due giorni interi che non avevamo altro da fare. la cosa più stupefacente è che ho scoperto che siam tipo fatti l'uno per l'altra, tipo quelle cose che ciabbiamo proprio i gusti uguali. ci piace fare a tutti e due le stesse cose che non è mica mai detto che io e raimondo non è che ci si conosce benissimo siam ancora agli inizi e invece, stupefacente, tutti e due le stesse cose ci piace fare. tipo che a Belluno (siam stati a Belluno) alle dieci e mezza c'è venuta sete a tutti e due. che la sete era una sete di sauvignon. che ce ne siam fatti tre di fila e poi c'è venuto fame di pastin. e ci siam alzati dall'enoteca che erano le tre del pomeriggio. cose così. a me piace bere a lui piace bere. a me piace mangiare a lui piace mangiare. cose così. che ti meravigliano.

02/07/10

oi tosi! ho scoperto una roba beissima
che me l'ha detta mia sorella che è appena tornata dalla Spagna

e insomma noi mettiamo la S alla fine delle parole per "parlares" lo spagnolo e loro invece tolgono le finali per "abla" l'italiano! secondo me questa è proprio una roba beissima.

23/06/10

per proprietà transitiva

vi trovate a Monaco di Baviera. avete preso un aereo alle sei e vi siete svegliate più o meno alle tre e mezza per arrivare l'ora prima necessaria ai voli internazionali. è cosa notoria che siete terrorizzate dall'idea di non sentire la sveglia e perciò non avete dormito. l'unico miraggio che mi mantiene ancora verticali, a Monaco di Baviera, è la birra che sgorgherà copiosa stasera e che vi accompagnerà dolcemente allo svenimento che dovrebbe avvenire, abbiamo calcolato, più o meno a mezzanotte.

comunque, ora e sempre, ALLA SALUTE ! 

22/06/10

sid e raimondo

l'altra sera che eravamo a cena dagli splendidi ho detto che, siccome mi dovevo alzare presto, domenica sera non ci potevamo vedere perché andavo a casa di raimondo a dormire. e lui ha detto: ah!?! vieni da me?

poi un altro giorno ho detto che poveva aiutarmi a attaccare i quadri ma tanto era comodo che dormiva da me. e lui ha detto: ah!?! dormo da te?

poi dopo gli ho detto ma lo sai, raimondo, che adesso che ho scritto nel blogghetto di te, adesso sanno tutti che siam fidanzati. e lui ha detto: ah!?! siam fidanzati?

poi, dopo, tipo qualche giorno fa, l'ho sentito chiaramente pronunciare la frase "io, a questa, je meno!"

(ah?!?)

dopo ancora

Mi e' venuto in mente che m'han cambiato la materia. La quarta doveva essere francese me l'han cambiata. Mi viene ancora il nervoso se ci penso.

dopo

mi è appena tornato in mente che alla maturità ho fatto il tema su Giolitti. in tutta la scuola il tema su Giolitti l'avevamo fatto in tre. questo mi aveva garantito un voto altissimo, in italiano. peccato poi che ho sbausciato tutto il resto dell'esame tra ragioneria, tedesco e scienza delle finanze. (LOL)

inversamente proporzionale

su FF prima, col Many e la Mastra, si ragionava che le mie apparizioni nel grande e fantastico mondo dorato del social network denominato, appunto, FF sono  inversamente proporzionali al numero dei capi. e cioè che all'aumentare del numero dei capi diminuiscono le apparizioni. in realtà, a voler essere completamente sinceri, non è che al diminuire del numero dei capi aumentano le apparizioni dacché basta che il numero dei capi sia minimo, anche equivalente a uno che comunque io non appaia. per le apparizioni è necessario dunque che il numero dei capi equivalga a zero. mentre l'orchite quella è proprio proporzionale 1:1
l'orchite vien giù giusta.

11/06/10

quando la surrealtà supera la fantasia

ale scrive:
   scusa se insisto ma nel pomeriggio possiamo vedere un po' di cose insieme?
sid scrive:
   si. vieni pure mezz'ora prima della chiusura (nds: chiusura = ore 18.30)
ale scrive:
   si ma dimmi te quando
sid scrive:
   ... mezz'ora prima della chiusura?
ale scrive:
   allora alle 6
sid scrive:
   (...)

lo Splendido aveva ragione

Dunque io ho conosciuto quest'uomo e mi sembrava un tipo a posto e io a quest'uomo non ci pensavo neanche lontanamente e probabilmente neanche quest'uomo ci pensava neanche lontanamente e io quest'uomo l'ho portato un po' in giro a conoscere i miei amici che io sono una che le piace parecchio che gli amici si conoscano e magari diventino amici tra di loro. non sono gelosa io degli amici miei che diventino amici anche degli altri.

poi lo Splendido mi ha detto che dovevo smettere di vederlo e io gli ho detto Ti suonerà strano sentirmelo dire ma hai ragione! Ma io guarda che non ci penso neanche e anche lui, ho detto, non ci pensa neanche lui. allora lo Splendido ha detto una cosa bellissima tipo che non era possibile, a conoscermi, di non volermi bene che è una cosa bella e magari fosse vera avrei sistemato tante robette che mi dispiacciono un po' fosse vero però lo stesso è una cosa bella da sentirselo dire. comunque lui, lo Splendido, lui non fa testo perché lui parla perché ci ha gli occhi foderati del prosciutto del bene.

allora dopo che lo Splendido m'ha detto che io, quello là non lo dovevo più vedere io subito l'ho chiamato per chiedergli di vederci poi appena ci siam visti gli ho detto Guarda che lo Splendido dice che non ci dobbiamo più vedere. 

allora lui mi ha detto Io penso che lo Splendido ha ragione. allora io ho detto So che suona strano ma anche secondo me lo Splendido ha ragione.

e così da allora ci siam visti tutte le sere tranne oggi che avevo la riunione di condominio. 

04/06/10

c'è della gente che non sa neanche cos'è la vergogna

dopo aver invitato la collega cinese a venire in Italia per due settimane per vari corsi d'aggiornamento il capo è sparito. prima il weekend con la famiglia poi ci sono stati i viaggi e le riunioni fuori ufficio. in sua vece sono stata eletta ad honorem "donna che si spupazza la collega cinese" che è bellissima e carinissima ma avrei una vita anch'io.

avrei.

anche io.

il capo è scomparso e in questi ultimi dieci giorni non ha ritenuto di informarmi che non l'avrei più rivisto. lui si è limitato, dieci giorni fa, a chiedermi di gestire il weekend visto che lui sarebbe stato fuori. da allora, il delirio. io son fortunata che ho colleghi carini e amichettis fantastici che mi hanno dato una mano in questi giorni ma ieri pomeriggio, quando finalmente è rientrato, lui semplicemente di fronte ai colleghi, senza guardarmi, con gli occhi bassi, ha mugugnato una cosa del tipo che questo fine settimana se ne sarebbe preoccupato lui, della collega cinese.

dopodichè ha chiamato la compagnia aerea e ha fatto anticipare il volo a questa mattina.

26/05/10

strange days

son giorni strani. ciò dei pensieri. e poi ho sempre sonno. e poi ciò dei pensieri. non sto mica tanto bene. son giorni strani.

25/05/10

strafiga al cubo

Mia sorella è partita sabato con l'aereo e ha raggiunto Pamplona. nell'aereo assieme a una sacca c'era la sua bici da corsa. e basta. da Pamplona il suo cammino prosegue fino a Santiago. in bici. da sola. oltre 700 chilometri in quindici giorni e nella più completa solitudine.

ha tagliato i suoi bellissimi capelli lunghi e adesso ha una zazzeretta favolosa. è magra. allenata. carica. e ha due maroni così secondo me. 

se durante il viaggio riesce a scrivermi magari metto qualcosa qui.

24/05/10

giuggizzu

io del giuggizzu imparo dodici mosse per annientare e colpire il mio avversario e poi vedete voi se avete ancora il coraggio di aggredirmi quando sono per strada. poi, siccome non m'è mai successo nella vita che mi aggredissero quando ero per strada, ho pensato vedete voi se avete ancora il coraggio di dire che non ho sempre ragione io. sempre. su tutto. ecco.

23/05/10

moltissimo

da quand'è che non parlo delle Trattorini? da parecchio secondo me. comunque stanno bene e trattorano moltissimo.

22/05/10

allegria

mi pare che a scriver di sera le cose che vorrei dire son tutte più private. quando scrivo di giorno mi pare che son più speranzosa e le cose che scrivo vengon giù più divertenti come che ci posso credere che la giornata andrà per il verso giusto. a scriver di sera o di notte, come adesso che sto scrivendo io, mi verrebbe voglia di parlar di tutte le cose che ciò nella testa e verrebbero fuori dei post un po' tristi, secondo me, un po' seri. ma a me non piace e allora mi sforzo parecchio di scriver cose allegre che sembrino le cose che scrivo di giorno ma secondo me si sente che tutte le cose che ho scritto ultimamente le ho scritte di sera. mancan di credere che la giornata andrà per il verso giusto. di allegria. 

21/05/10

sputi - reprise

dopo ero ancora arrabbiata ma meno e  m'è venuto da riarrabbiarmi di nuovo che m'han dato un telefonino della mutua io quel telefonino che mi han dato mi viene il nervoso non ci ho segnato neanche un numero del lavoro che non riuscivo neanche a toccarli quei tastini piccolissimi del telefonino della mutua che m'avevano dato, che io neanche lo volevo comunque mi sono riarrabbiata e ho detto che io quel telefono non lo voglio che vedano un po' loro così improvvisamente ne è saltato fuori uno nuovo di pacca beissimo che me l'hanno dato e io allora ero abbastanza contenta del nuovo telefonino ma non riuscivo a aprirlo per inserire la sim e così son andata da un tecnico e gli ho chiesto se mi aiutava e poi ho detto hai visto che bello il mio nuovo telefonino? è beissimo. e al beissimo ho proprio visto partire dalla mia bocca uno sputillo che con una parabola bellissima e perfetta è andato a planare nella scrivania del collega ma lui è un signore non ha detto niente e allora io ho detto: eh! scusa! ho sputato. e intanto gli lisciavo per bene la scrivania col palmo e facevo eh eh eh.

sputi

siccome sono arrabbiata col mondo la porta del mio ufficio adesso la tengo sempre chiusa. non importa che è a vetri e ciò vetri tre pareti su quattro che non posso neanche mettermi un dito nel naso senza che lo sanno tutti, l'importante è che per entrare nel mio ufficio adesso loro (chi?!? LORO!) trovano la porta chiusa e la devono aprire (le piccole meschinità che ci rendono meschini e siccome non siamo normalmente meschini a accorgerci che siamo meschini ci sentiamo proprio dei meschini). comunque io ero dentro il mio ufficio che desideravo mettermi un dito nel naso lavoravo quando ho visto il grande capo supremo che mi stava soffocando davanti alla porta. 

poi quando ha smesso di soffocare è entrato in lacrime che tentava di ingoiare una caramella e io gli ho chiesto vuole un bicchiere d'acqua (ud iu laic a cap ov uoter?) e lui mi ha risposto che la caramella gli era andata di traverso (caramela entrata via sbagh-liata) e per dirmelo ha sputazzato su mezza scrivania. 

gli ho detto che se vuole la prossima volta può fare a meno di spiegarmi proprio tutto.

20/05/10

regalo

Guerra e Pace è ancora lì che mi guarda lui figo nel suo tomone numero uno non l'ho mollato lo giuro ma il tomone mi paralizza non so se ce la posso fare. penso al novenne a cui ho regalato le Cronache di Narnia milleerrotte pagine e non ha battuto ciglio e mi sento una poveraccia. comunque Guerra e Pace è lì che non lo mollo lo giuro ma avevo bisogno di distrarmi così ne ho preso un altro e io devo dirlo mi son un po' emozionata a leggerlo e poi ci son scritte un sacco di frasi bellissime che adesso un paio ve le regalo anche a voi:

Era una bambina che qualunque collina avrebbe voluto come sole. 
Era la prima volta che la vedevo interamente e aveva le scarpe bianche.
Camminava verso di noi piano decisa veniva verso il centro del cortile e allora Filippo mi ha detto di aspettare, si vedeva che io ero emozionato tantissimo e ciucciavo la caramella frizzante come un astronauta che ciuccia una caramella molto frizzante. 

(...)

E prima della fine dell'estate prima che mi venisse questo impossibile coraggio di baciarla prima di andare di sopra a fare le valigie prima di partire prima di leggere "Topolino" prima di diventare grande prima di diventare comunista o democristiano prima di finire la scuola prima di andare a letto prima che qualcosa strapiena di sì scoppiasse pianissimo le ho detto, amore mio infinito. 

Aldo Nove
Amore mio infinito
Einaudi Stile Libero

buon compleanno

a Alberto e Paolo. uno è mio fratello. l'altro no. son contenta che siete nati.

19/05/10

tutto è bene quel che finisce bene

io questo libro qui che si voleva intitolare "tutto è bene quel che finisce bene" e che invece l'han poi chiamato "Guerra e Pace" l'ho comprato l'anno scorso perché la Elena mi diceva che era bello bello bello e dovevo leggerlo e così l'ho comprato ma a me, ultimamente, i tomoni mi spaventano e quelli sono due tomoni neanche uno che mi par sempre che non arrivo mai alla fine e invece in un libro a me piace anche arrivare alla fine. comunque l'ho cominciato sabato sera. ho letto le prime cinque righe e son in francese e non c'è neanche la traduzione e sapevatelo, non è vero niente che il francese assomiglia all'italiano che per capire cosa c'era scritto ho dovuto googlare.

dopo volevo dirvi che quando l'ho comprato poi l'ho detto alla Elena che l'avevo comprato e lei ogni settimana mi chiedeva Allora?!? l'hai letto?!? eh? l'hai letto? e io, me lo ricordo bene, la guardavo strano con la faccia proprio come per dirle Diobono Elena ma son due tomoni. ma li hai visti?
(non sta mica tanto bene neanche la Elena, secondo me)

continuano

continuano le mie lezioni di inglese al manzo e continuano le sue lezioni di giugizzu a me. non son ancora rimasta incinta. è incredibile!

18/05/10

horror show

dopo una serata con le scarpe da ginnastica non vedevo l'ora di togliermele e infatti arrivata a casa le ho tolte e mi son messa sul divano a leggere e intanto la Sofi si strusciava sul mio pollicione facendo tanti fusotti e strusciandosi in una maniera pazzesca tanto che, a un certo punto mi son sentita in colpa che lei era lì che si strusciava sul pollicione e sul mio piede destro e io non la consideravo e così l'ho presa in braccio per darle tanti bacini.

e dopo basta. questa storia finisce così. 

16/05/10

anniversario

io l'anno scorso nella domenica della fiera del libro di Torino son stata al LitCamp con la Mitia. e quel giorno lì io ho conosciuto un sacco di gente che leggevo e un po' di gente che mi leggeva mi ha conosciuto. e quel giorno lì io ho sentito per la prima volta leggere uno scrittore che lì ho capito che mi piaceva e infatti poi ho comprato tutti i suoi libri e lì poi ho comprato anche l'Accalappiacani numero uno e due e ho conosciuto Learco Pignagnoli che poi c'ho fatto un viaggio a Roma andata e ritorno assieme, con Learco Pignagnoli e  quel giorno lì ho sentito Guido Catalano e Mauro Gasparini e io conoscevo le parole delle poesie di Guido a memoria e chiedevo i bis che volevo io. e mi dispiace parecchio che quest'anno il LitCamp non l'hanno fatto che io ci tornavo volentieri.

15/05/10

di nuovo

l'altra sera son rientrata tardi e passando davanti a casa di mia sorella ho visto la luce accesa ho suonato e lei c'era e le ho detto Andiamo all'ultimo spettacolo. così son tornata a vedere Il Concerto e io, quando è cominciato il "Concerto per violino e orchestra" di Tchaikovsky mi son commossa e ho pianto un po'.

14/05/10

ma mi ripiglio

son dei giorni che quando vedo Nicola gli faccio dei gran sorrisi e gli dico Ciaaao Nicola!!!

oscillo

Zoile,
sei cambiato. Mi dispiace e non te ne faccio una colpa. Devi avere le tue ragioni. Quello che hai preso per freddezza era il riflesso inquieto di una donna che si scopriva amata al di là delle sue speranze. Non che non l'abbia apprezzato, anzi. Ma l'arte di ricevere diamanti con grazia non si insegna da nessuna parte e io non la conosco, come non ne conosco altre. Se ti ho perduto, mi inchino e ti ringrazio per i carati del passato. Se esiste una minima possibilità che tu torni da me, ti aspetto e ti prometto, se non di essere più attenta, almeno di non nasconderti il felice scompiglio che ti è dovuto. 
Tua, Astrolabe
Ci sono due modi di leggere un messaggio del genere: o piangere di fronte a tanta bellezza, o scoppiare a ridere di fronte a tanta assurdità. In me è rimasto amore sufficiente perché queste parole mi facciano saltare la testa come un tappo di champagne. Ma anche sufficiente delusione per cogliere il loro lato ridicolo. Si è davvero indulgenti solo quando si è innamorati pazzi; dal momento in cui si ama un po' meno, la naturale cattiveria riprende il sopravvento. Io oscillo tra queste due condizioni. 


Amélie Nothomb
Il viaggio d'inverno
Collana Amazzoni - Voland

12/05/10

vabbè ho mentito

ma questa ve la dovevo raccontare per farvi capire il profondo stato di prostrazione fisica e morale in cui mi trovo da un mese a questa parte che quando l'ho raccontato alla Elena, questo episodio, lei ha detto che messa così male non mi aveva sentita mai e che sarebbe auspicabile mi rivolgessi a uno gigolò almeno per l'espletamento delle formalità (veramente c'era la parola "piselli" nella frase che ha detto ma non faceva figo che lo dicessi e allora non l'ho detto) (dopo, a ripensarci, forse la parola "piselli" l'ho detta io).

ma vado subitamente a raccontare: 

nella azienda dove lavoro c'è un venditore molto molto carino. alto, distinto, capello brizzolato, veramente un bel arnese. ora, a quel venditore io gli piaccio che l'ho capito subito. oltretutto lui non mi ha conosciuta con i 5 chili in meno che avevo fino all'estate scorsa quindi il mio piacergli ha un valore assoluto molto più alto rispetto a quelli che gli piaccio perché si ricordano com'ero e vorrebbero che ci ritornassi (giannever) (è inglese). questo ragazzo non perde occasione per farmi complimenti ma complimenti fighi tipo che una volta è venuto a dirmi che gli piace tantissimo come mi vesto. che secondo me è una cosa carina da dire a una ragazza, tanto più che, a memoria di Sid, non me l'aveva mai detto nessuno (no! non è gay). 

e insomma quando è in azienda è sempre lì che gira per il mio ufficio che mi chiede come va, che fa due chiacchere. orbene ieri (qualche giorno fa per voi che non potete godere delle fantastiche avventure della Sid in tempo reale) all'ora di pranzo è venuto a chiedermi se volevo andare a mangiare con lui. 

io gli ho risposto sorridendo che andavo a pranzo con Davide (un collega delle vendite) che mi doveva presentare la sua morosa.

poi quando son rientrata in ufficio dopo un po' è venuto su anche lui e era lì tranquillo che chiaccherava con me e il mio collega, lo vedevo che mi lanciava delle belle occhiate e io a quel punto, non so perché l'ho fatto ma mi è venuto voglia di farlo e così l'ho fatto, io a quel punto gli ho chiesto: perdonami, ma con tutti questi  colleghi faccio fatica a memorizzare, mi ricordi come ti chiami?

ha cambiato faccia e ha detto Nicola. 

mi pare che ciò l'autodistruzione inserita e marcio a tavoletta.

11/05/10

noia

e adesso basta parlare di lavoro! che già a scriverne mi son fatta due balle così.

10/05/10

datemi del voi

proprio all'inizio del mio rapporto di lavoro il collega, che è più vecchio di me ma io gli sono superiore di qualifica, per rispetto, alla qualifica penso ma forse era per rispetto alla figura leggiuadra e figacciuosa che mi contraddistingue, invece di darmi direttamente del tu mi ha chiesto se poteva. darmelo. il tu. io gli ho risposto che certo ci mancherebbe altro (ghe mancaria altro in linguaggio aulico locale) che non sono una da formalità. solo che si ricordasse, per favore, ogni volta che entrava o usciva dalla stanza, di salutarmi con un "sua altezza". (oi!!! lo fa!!! è un grande!) 

lo Splendido dice che così non va bene che mi devo far rispettare lì dentro se inizio subito a mandare tutto in vacca poi dopo le cose non le ripiglio più e secondo me ha ragionissima ma io a far la capa non ciò la forza, non son capace, io sono una cyaltrona e quando mi hanno chiesto se Purchasing Manager mi andava bene nel biglietto da visita io, sinceramente, mi son vergognata come una ladra,. ma, più di tutto, è notorio che io, lo Splendido, lo ascolto solo perché poi mi chiede di ripetergli le cose che ha detto.