14/02/11

MARTEDI’ 15 FEBBRAIO ORE 21.30


LABILI SEGNI
ECHI E FIGURE IN MARGINI ASSENTI

CIRCOLO ARCI
“CARICHI SOSPESI”
vicolo Portello
PADOVA

PAROLE:
“DETTO TRA NOI”
DI ELENA GOTTARDELLO

IMMAGINI:

“GLI SPAZI BIANCHI”
DI ALESSIA FRANCESCATO

MUSICA:

“DUE IN DUO” 

VOCE NARRANTE:
IO

08/02/11

proustite

mi sono comprata un thermos. non ce l'avevo l'ho comprato. volevo andare in ufficio con il mio the bianco o the verde da sorseggiarmi caldo tutto il giorno così mi sono comprata il thermos.

alle tre del pomeriggio di venerdì dunque ho preso il mio thermos e ho versato il mio the bianco nella tazza e sono andata per berlo e mi sono ustionata. il mio thermos regge benissimo la temperatura questa è una cosa che non mi era mai capitata nella vita.

io mi ricordo che quando andavo in montagna mio padre mi prestava la sua borraccia. tutti avevano una  borraccia termica che l'acqua ghiacciata rimaneva ghiacciata tutto il giorno, io invece avevo la mia borraccia storica che era quella di mio papà ragazzino, che era fatta di alluminio io credo, un materiale comunque che al tatto appariva freddissimo. poi era ricoperta con una specie di giacchetta in lana che serviva per proteggerla dai raggi del sole, penso. e alla fine, dopo neanche dieci minuti che la mia acqua gelida era nella borraccia diventava bollente.

io mi ricordo che mi vantavo molto della mia borraccia molto spartana e di sapore antico mentre i miei compagni loro avevano quelle borracce niente affatto montane, quelle color arancione di plastica anche un po' grezza. solo che poi io bevevo il brodo.

07/02/11

chi si somiglia si piglia

un'altra cosa che mi piace quando vado in giro con gli amichettis è che abbiamo proprio questa bella comunione di intenti e tutti quanti siamo, anche se siamo dieci, anche se siamo quindici, siam sempre d'accordo su tutto.

nei viaggi non è facile. la maggior parte delle volte ci si innervosisce, si litiga, uno vuole fare una cosa uno ne vuole fare un'altra che il primo non voleva fare. io ho fatto dei viaggi in due che son stati un massacro, invece, quando vado via con gli amichettis disadattati tutto questo non succede perché il nostro felice disadattamento ci porta sempre a essere d'accordo su tutto e non litighiamo mai.

per esempio, a Firenze, lo scorso weekend, quando c'era da entrare nello shop di un museo o in una libreria eravamo sempre tutti d'accordo. quando si trattava di non entrare in un posto dove non si beveva e si mangiava anche quello eravamo sempre d'accordo. quando si trattava di entrare in un posto dove si beveva e si mangiava, incredibile, eravamo sempre d'accordissimo.

comunque da questo weekend siamo tutti un po' più cicioni!

06/02/11

extended version

chi si loda si imbroda questo è noto ma io, ho una faccia che son abbastanza contenta di averla, questa faccia qua. non sono contentissima. non sono scontentissima. sono mediamente contenta, abbastanza contenta di avere questa faccia.
ci son delle cose che mi piacciono molto. altre che non mi piacciono molto.
le guance soprattutto sono un po' il mio cruccio che io vorrei avere un viso un po' scavato, tipo esistenzialista francese poter indossare un dolcevita nero e portarmelo in giro con la mie guance un po' infossate invece mi è capitata questa faccia che appena finisce il dolcevita comincia il grande cocomero.

poi all'interno dello status grande cocomero, che è uno status perenne, ci sono le situazioni grande cocomero base, che mi capitano generalmente dal lunedì al venerdì e le situazioni grande cocomero extended version che sono quelle che mi capitano generalmente del weekend. ogni tanto, raramente, mi capita di essere grande cocomero base anche nei weekend ma è abbastanza raro purtroppo. che in realtà il weekend è l'unico momento dove io ci terrei proprio a essere almeno grande cocomero base e invece.

basta. non ho altro da dire sull'argomento.

05/02/11

cose che non capisco

stavo sistemando le foto di Firenze, quelle del viaggio felicemente disadattato a Firenze, quello della scorsa settimana e m'è capitato di notare una cosa.
che le foto di noi, con i monumenti alle spalle sono 3. le foto di noi al bar, al ristorante, al lampredotto, di nuovo in un altro bar, e poi in un altro e ancora in un altro ristorante e poi in un bar e un ristorante, ecco, quelle sono millemila.
non capisco...