Ieri sono stata in agenzia a firmare il contratto per la vendita della mia casa. Dopo un anno che ci provavo finalmente qualcuno si è innamorato del mio posticino e ha desiderato abitarci. Io non vedevo l’ora di vendere. Vivo lì da 16 anni ormai e sono stanca. Quel posto non mi rappresenta ormai più, è lontanissimo dal mio tutto e soprattutto è pieno di ricordi che desidero cancellare.
Così ieri sono stata in agenzia a firmare il contratto per la vendita della mia casa. Vivo lì da 16 anni ormai e sono stanca. Solo che quando è venuto il momento di prendere la penna e firmare, ecco, sono sbiancata, lo stomaco mi si è contratto e mi è salita un'ansia che somigliava al panico.
La splendida ragazza che ha curato la vendita mi ha guardato spaventata chiedendomi che avevo, cosa stava succedendo. Ed io ho fatto un respiro profondo e le ho risposto. Sai, avevo 23 anni quando l’ho comprata, ero una ragazzina. Sto vendendo un pezzo della mia storia. Un piccolo pezzo di me. E un pochino fa male.
Così ieri sono stata in agenzia a firmare il contratto per la vendita della mia casa. Vivo lì da 16 anni ormai e sono stanca. Solo che quando è venuto il momento di prendere la penna e firmare, ecco, sono sbiancata, lo stomaco mi si è contratto e mi è salita un'ansia che somigliava al panico.
La splendida ragazza che ha curato la vendita mi ha guardato spaventata chiedendomi che avevo, cosa stava succedendo. Ed io ho fatto un respiro profondo e le ho risposto. Sai, avevo 23 anni quando l’ho comprata, ero una ragazzina. Sto vendendo un pezzo della mia storia. Un piccolo pezzo di me. E un pochino fa male.
23 commenti:
Ma il "pezzo" ancora più grande che sta arrivando e che hai voluto prendere, sarà una parte di te ancora più grande, importante e rilevante nella vita tua. Custodisci con te i bei ricordi di quel posto , che come tali, albergheranno per sempre dentro di te.
ed invitami sopratutto a prendere un caffè, nella nuova casa, grazie.
No, non accetto storie e/o scusa.
Avvisata.
;)
@ste:
madonna che bel commento! grazie! grazie veramente! :)
è che lasciare andare le cose non è facile e soprattutto mai indolore, e lo sappiamo bene, purtroppo. anche se siamo consapevoli di aver fatto la scelta giusta.
tutto quello che hai vissuto però non te lo toglierà mai nessuno, anzi, le cose brutte piano piano andranno via e rimarrà solo il bello e il buono. dai, un nuovo posticino ti sta aspettando ed è pieno di belle promesse :-)
@pulcia:
ho deciso di vendere in un momento molto pesante della mia vita che tu ben conosci. da allora è passato più di un anno e, giuro, non ne potevo più. guardavo la tipa dell'agenzia e le dicevo, possibile che non piaccia a nessuno? poi, quando finalmente è arrivato il momento... mi veniva da piangere dall'angoscia.
e questo proprio rappresenta come sono fatta io. che le cose mie non riesco proprio a lasciarle andare.
però hai ragione, ed ora ho un nuovo posto mio da cercare e di cui innamorarmi :)
per noi questo bel momento non è ancora arrivato...
però anch'io ho un po' di ansia adesso.... adesso che stiamo per andare via... e sono solo 5 anni...
infatti credo proprio che quando venderò quel pezzo di me sarò talmente giù che solo una bella vacanza a NY potrà tirarmi su il morale....
a proposito... vuoi comprare una casa???????????
;)
e sono la Froggy
A dire la verità Silvia in questo caso non so bene cosa dirti. Sono sempre stato in affitto e l'unica volta che ho abitato in una casa di proprietà ho dovuto lasciarla per tanti motivi.
Ogni casa dove ho abitato era una periodo della mia vita e quando me ne sono andato iniziava un'altra vita quindi non è stato poi così difficile lasciare certe cose.
Però capisco cosa vuoi dire e quello che hai provato, questa sensazione l'ho provata più distaccandomi dalle persone che dalle cose
io devo ancora comprare la mia prima.... però - nel mio piccolo - ho amato tutte le mie case in affitto :)
@frogganza:
è una sensazione strana. un passo che non potrai fare all'indietro. è una sensazione passeggera comunque. cioè, sono ancora ansiosa ma meno di ieri :)
@john:
hai ragione. ed ovviamente, con le persone è tutta un'altra cosa, ha tutto un altro significato. però come ho detto, avevo 23 anni. comprare una casa a quell'età significa tanto di quel sacrificio che mi pare impossibile esserci riuscita. doppi e tripli lavori e mai un giorno di respiro, mai una festa, mai una vacanza, tutto per tirar su quel che serviva per essere indipendente. quella casa è stato il mio distacco dalla famiglia, è stato il mio diventare adulta. e poi le cose con cui l'avevo arredata, i ricordi dei miei viaggi. molte delle cose che sono lì non potrò portarmele dietro... insomma, è un piccolo distacco. e fa una certa impressione.
@vale:
penso che il discorso sia comunque il medesimo anche se non è tua. basta che le cose le senti tue per amarle.
anche a me è venuto da piangere un po' quando abbiamo venduto la casa microbo in cui abbiamo abitato per un po'. però lì dentro avevamo solo ricordi belli. tu quando ti viene il rospetto, pensa che hai venduto i ricordi sgraditi, e che il resto te lo porti in casa nuova (in centro, eh! Piccola ma in centro, che così il sabato mattina fai un giro per le piazze!)
Ah guarda ti capisco perfettamente. Ne ho parlato anche io, qui...
io penso una cosa. che noi donne siamo schiave della nostra memoria. perché noi, le donne, ricordiamo tutto. il bene e il male.
"esistono i libri per la memoria. i registratori. che puoi scegliere di spegnerli e accenderli a piacere. di aprirli o chiuderli, di guardarli nella libreria e decidere che no, non è il momento per leggerli.
la memoria delle donne no. è uno stimolo non richiesto. una pubblicità col messaggio subliminale. non siamo libere. per niente."
avevo scritto così una volta, in un momento simile al tuo.
lasciare quella casa mi sa che ti forse ti farà più leggera, più libera...
un abbraccio, come sempre.
e ci mancherebbe, saresti disumana.
(stai facendo benissimo, lo sai, lo so, lo sappiamo)
Fondamentalemnte quello che sto per scrivere non ci azzecca molto con il post però è anche ispirato da quello che mi hai risposto. Ecco penso tu sia una delle migliori persone che io abbia conosciuto.
@chiara:
la ragazza dell'agenzia mi ha detto... fagli tante foto. fanne tante e fai un collage così poi ogni tanto, quando ti manca, te la guardi. è carina o no quella ragazza?!? :)
@ale:
ecco vedi? io il portello non lo credevo proprio così. come zona non mi era mai piaciuta pur essendo in centro. allora grazie perchè cercherò anche in quella zona che voglio, finalmente, trasferirmi in centro! :)
@viola:
sei una delle persone più sensibili ed intelligenti che mi sia capitato di incontrare in un nugolo di persone sensibili ed intelligenti che ho la fortuna che passino per di qua. mi piace tanto come sei e spero avrò veramente modo di offrirtelo, quello spritz, al più presto.
@search:
sei un tesoro
@john:
io ti voglio bene, lo sai. non scrivere così che mi imbarazzi. :)
cara sid, certi strappi fanno male, tanto. Bisogna aspettare, e poi loro passano. Pensa a quello che arriverà, e guarda avanti.
un abbraccio
Sid, ti ho letto e anch'io ti voglio tanto bene, ma sicoome sto incazzato come un orbettino non dirò nulla che possa rovinare la bella atmosfera di questo post.
Hai creato una bella compagnia di lettori. Tutti che ti amano, che ti dicono che sei gnocca...se ci fosse l'auditel della blogosfera, tu saresti una pippa. bauda dico.
a me il garbo e l'ironia di questo posto mi commuovono eh.
io sono contenta che un giorno a un certo punto poi ti conosco e ci diciamo le cose.
E secondo te ora io che cosa cavolo dovrei commentare?
non so perchè ma mi è venuto in mente douglas adams (o come cavolo si chiama lui).
l'autostoppista galattico è lì disperato perchè stanno per abbattere la sua casa e si stende di fronte ai bulldozer. ma non ce n'è. alla fine gliela abbattono. ma di lì a poco la terra viene distrutta e lui rimane l'ultimo rappresentante della specie umana a zonzo per la galassia.
Non so se c'è una morale in quel che dico. ma insomma dovrò pure giustificare gli euro che mi passi sottobanco, cavolo.
Oh, ma te ne vieni qui in città? Ma davvero? Bellacosa!
:-)
Anche io ho avuto una stretta al cuore leggendoti... A me è capitato con le città (amate e odiate) in cui ho vissuto: la sera prima di partire, senti qualcosa che si scolla... (C'è una gran bella atmosfera qui, concordo con lo Splendido!)
No che mo ci stavo ripensando. E non so bene a cosa. Si perchè poi mi è venuta in mente la tipa che mi aveva portato da ikea perchè doveva comprare i mobili per la casa nuova. Tipo la seconda volta che ci vedevamo. Solo che io mi ero appena mollato con la mia ex. E spesso andavamo da ikea. a volte ci abbiamo anche dormito. e allora a me quella volta proprio mi è presa male. ma proprio una cifra male che come se dice a roma avevo i lucciconi.
ammazza che brutto ricordo. e pure qua mica pretendo di trovarci una morale. no no.
Mo guarda un po' che ti ho anche citata per questo post. Si senta orgogliona per cortesia.
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