Chi dovesse avere l’immagine, leggendo questo blog, della tipa tosta e contro-coglionata, rimarrebbe probabilmente molto deluso. Nella vita privata recentemente vengo accusata di voler piacere a tutti i costi, di avere una necessità fisica, quasi morbosa, di essere amata, capita, apprezzata e di voler risultare sempre la migliore, la più simpatica, la più bella, la più intelligente e di cercare di farlo anche attraverso questo blog. Di comportarmi, in questo modo, da ragazzina immatura e non come la mia età, 40 anni tra poco più di un mese, o la maturità raggiunte dovrebbero suggerirmi.
Ora queste accuse hanno la capacità di ferirmi profondamente ed io decido di abbandonare per una volta la mia riservatezza per chiarire qualsiasi dubbio nei confronti delle persone che passano di qui e che io apprezzo sinceramente e che non ho mai usato per creare una corte di adulatori. Ecco a loro, ma anche a me, giusto per mettere nero su bianco, giusto per ragionare a voce alta, oggi e mai più, vorrei dire questo:
no! Io i controcoglioni io non ce li ho purtroppo. Mi piacerebbe ma no! Soffro e sto male e spesso quando mi succedono cose brutte non sono capace di reagire. Io mi vergogno parecchio delle mie reazioni e se sono presa nel mezzo spesso taccio che non so cosa dire e quello che volevo dire mi viene in mente, generalmente, 5 minuti dopo, quando ormai è troppo tardi. Non ho i controcoglioni perché non sono in grado di reagire velocemente alle cattiverie o alle provocazioni e, normalmente, le cattiverie sono in grado di ferirmi dentro ed io poi cerco di non darlo a vedere.
Non ho mai inteso usare questo blog per farmi bella da nessuna parte. Anzi, l’ho usato come valvola di sfogo di un auto-ironia che non riesco a soddisfare fuori di qui. Questo perché a dispetto di ciò che può sembrare sono una persona riservata ed ho le mie belle difficoltà a fare amicizia (Amicizia! Quella con la A maiuscola bella forte) e quindi ho pochissimi Amici e faccio fatica ad aprirmi con gli estranei e quindi l’autoironia è un modo che io uso per ridere di me, per parlare del mio privato senza raccontarlo veramente e per sfogare una qual Joie de Vivre, visto che nel mondo reale, faccio una vita poco sociale e non mi succede spesso.
Io non mi credo né la più bella né la più intelligente né la più simpatica. Fondamentalmente perché so che non lo sono e poi perché so che sono dotata di un po' di tutte queste doti. Non eccello in nessuna di esse ma un pochino, come tutti, ce le ho anch’io. Conosco gente molto bella, molto intelligente, molto simpatica ed oltre ad ispirarmici e ad apprezzarle sono ben contenta delle loro doti così come lo sono delle mie e non ne sono invidiosa. L’invidia, quella cattiva, non l’ho mai provata in vita mia fortunatamente.
Essere la migliore? Certo! Quello mi piacerebbe. Io ci provo. E' una cosa che vorrei essere la migliore. Ma non la migliore rispetto ad altre donne o rispetto ad una umanità che non conosco. La migliore rispetto a me stessa ed alle mie capacità. Migliore per non deludermi. E anche, perché non ammetterlo, rispetto all’uomo che amo (amerò). Si! questo l’ho desiderato tanto e nonostante io sappia che è una cosa sbagliata, continuo a sperare di riuscirci. Quando succederà, che io sarò la donna migliore per quell’uomo, forse smetterò di pensare di essere amata solo perché faccio tutto giusto.
Io non so se la costante ricerca di non deludere, il costante tentativo di perfezione personale siano atteggiamenti bambineschi, è probabile anche se penso siano più legati alla debolezza o alla insicurezza. Forse lo è il mio modo di scrivere o di entusiasmarmi per le cose belle che mi capitano. E probabilmente si, dovrei essere diversa alla mia "veneranda" età, ragionare di più sulle cose invece che agire d'istinto. Usare la logica invece del sentimento. Ma se ci ragiono io, libera, felice e ragazzina non lo sono stata per niente quand'era l'età per esserlo e probabilmente adesso, raggiunti gli agognati quaranta che dovevano essere la testimonianza della mia maturità, del mio successo sentimentale e personale, ecco raggiunta questa età nel momento più brutto della mia vita forse semplicemente sono andata via di testa ed ho preso a fare tutte le cose che, quando avevo 16 anni non mi son sognata di fare mai. Forse è la rabbia. Forse è uno sfogo. O forse non è vero che mi comporto da ragazzina. Però che son tanto arrabbiata... questo si che è vero! Lo sono tantissimo.
Quanto al mio bisogno fisico, quasi morboso, di essere amata, capita ed apprezzata: sono colpevole di tutte le accuse.
Ora queste accuse hanno la capacità di ferirmi profondamente ed io decido di abbandonare per una volta la mia riservatezza per chiarire qualsiasi dubbio nei confronti delle persone che passano di qui e che io apprezzo sinceramente e che non ho mai usato per creare una corte di adulatori. Ecco a loro, ma anche a me, giusto per mettere nero su bianco, giusto per ragionare a voce alta, oggi e mai più, vorrei dire questo:
no! Io i controcoglioni io non ce li ho purtroppo. Mi piacerebbe ma no! Soffro e sto male e spesso quando mi succedono cose brutte non sono capace di reagire. Io mi vergogno parecchio delle mie reazioni e se sono presa nel mezzo spesso taccio che non so cosa dire e quello che volevo dire mi viene in mente, generalmente, 5 minuti dopo, quando ormai è troppo tardi. Non ho i controcoglioni perché non sono in grado di reagire velocemente alle cattiverie o alle provocazioni e, normalmente, le cattiverie sono in grado di ferirmi dentro ed io poi cerco di non darlo a vedere.
Non ho mai inteso usare questo blog per farmi bella da nessuna parte. Anzi, l’ho usato come valvola di sfogo di un auto-ironia che non riesco a soddisfare fuori di qui. Questo perché a dispetto di ciò che può sembrare sono una persona riservata ed ho le mie belle difficoltà a fare amicizia (Amicizia! Quella con la A maiuscola bella forte) e quindi ho pochissimi Amici e faccio fatica ad aprirmi con gli estranei e quindi l’autoironia è un modo che io uso per ridere di me, per parlare del mio privato senza raccontarlo veramente e per sfogare una qual Joie de Vivre, visto che nel mondo reale, faccio una vita poco sociale e non mi succede spesso.
Io non mi credo né la più bella né la più intelligente né la più simpatica. Fondamentalmente perché so che non lo sono e poi perché so che sono dotata di un po' di tutte queste doti. Non eccello in nessuna di esse ma un pochino, come tutti, ce le ho anch’io. Conosco gente molto bella, molto intelligente, molto simpatica ed oltre ad ispirarmici e ad apprezzarle sono ben contenta delle loro doti così come lo sono delle mie e non ne sono invidiosa. L’invidia, quella cattiva, non l’ho mai provata in vita mia fortunatamente.
Essere la migliore? Certo! Quello mi piacerebbe. Io ci provo. E' una cosa che vorrei essere la migliore. Ma non la migliore rispetto ad altre donne o rispetto ad una umanità che non conosco. La migliore rispetto a me stessa ed alle mie capacità. Migliore per non deludermi. E anche, perché non ammetterlo, rispetto all’uomo che amo (amerò). Si! questo l’ho desiderato tanto e nonostante io sappia che è una cosa sbagliata, continuo a sperare di riuscirci. Quando succederà, che io sarò la donna migliore per quell’uomo, forse smetterò di pensare di essere amata solo perché faccio tutto giusto.
Io non so se la costante ricerca di non deludere, il costante tentativo di perfezione personale siano atteggiamenti bambineschi, è probabile anche se penso siano più legati alla debolezza o alla insicurezza. Forse lo è il mio modo di scrivere o di entusiasmarmi per le cose belle che mi capitano. E probabilmente si, dovrei essere diversa alla mia "veneranda" età, ragionare di più sulle cose invece che agire d'istinto. Usare la logica invece del sentimento. Ma se ci ragiono io, libera, felice e ragazzina non lo sono stata per niente quand'era l'età per esserlo e probabilmente adesso, raggiunti gli agognati quaranta che dovevano essere la testimonianza della mia maturità, del mio successo sentimentale e personale, ecco raggiunta questa età nel momento più brutto della mia vita forse semplicemente sono andata via di testa ed ho preso a fare tutte le cose che, quando avevo 16 anni non mi son sognata di fare mai. Forse è la rabbia. Forse è uno sfogo. O forse non è vero che mi comporto da ragazzina. Però che son tanto arrabbiata... questo si che è vero! Lo sono tantissimo.
Quanto al mio bisogno fisico, quasi morboso, di essere amata, capita ed apprezzata: sono colpevole di tutte le accuse.