29/05/09

3 botte di chiulo 3

Sabato ho avuto tre fortune. Una appresso all’altra. Tre fortune tre son tantissime se uno ci pensa. Già una fortuna da sola sarebbe, come dire, una bella fortuna di averla ma tre fortune, una appresso all’altra, son pazzesche.

Io sabato ho avuto la prima fortuna di sentire Andrej Longo che leggeva da Dieci. Poi ho avuto la seconda fortuna di sentire Patrick McGrath che leggeva da Asylum (Follia), poi ho avuto la terza fortuna di sentire Ugo Cornia che leggeva da Le storie di mia zia.

Missà che ve la devo spiegare bene questa storia della fortuna sennò voi pensate che è solo per via che ho visto gli scrittori ed invece non è così.


Dunque io, secondo me, sono brava a leggere. Mi piace come leggo ad alta voce, lo faccio spesso e secondo me non son proprio malaccio. Ma (!!!) – e qui scatta il discorso esplicativo – avere la possibilità, signore mie, di sentire un autore leggere un brano che lui stesso ha scelto da un suo libro è una cosa incalcolabile. Si percepisce una famigliarità col testo ed una intensità ed una forza incredibile nel modo che ha di leggere se stesso. E quello che ti lascia è una emozione che ti prende la bocca dello stomaco e ti lascia senza fiato. Che a quel punto non ci sono Sid brave a leggere e non ci sono neanche attoroni di stirpe, che, credetemi, come uno scrittore legge se stesso non c’e n’è per nessuno.


Ed a me, sabato, mi è capitato tre volte tre!


Avete capito adesso?

6 commenti:

Elle ha detto...

E meno male che ci hai pensato tu a scriverci un post, su questa cosa del leggere i propri pezzi ad alta voce. Così finalmente posso smetterla di pensare che sia solo una mia perversione quella di desiderare di sentire uscire dalla viva voce dell'autore il proprio pezzo.
Mi capita non solo coi libri ma anche coi post dei blog, leggo e certe cose vorrei proprio sentirle pronunciare...
Non è una questione di curiosità, è che proprio sentire il suono che esce da quella bocca, dà alla parola quella sfumatura aggiunta che diversamente non ha. E son fortune, sì!

Anonimo ha detto...

lei sid, ha una decisamente una fortuna sfacciata che mi auguro, nel giro di anno, di riuscire a condividere con lei :-)
un abbraccio

fatacarabina ha detto...

te dovresti partecipare a collettivovoci, te lo dico così per ricordartelo :)

simple ha detto...

capisco e concordo!

elena g. ha detto...

questo commento è per il post di sopra.
cara sid, avrai capito che non sono tipa di molte parole. Perciò una cosa sola: una sincero abbraccio.
di cuore
LOL
e.

martinside ha detto...

vero, messa da parte l'invidia, hai ragione (ma dove vivi, nel paese dei libri?) si tratta di speciali attimi di felicità, spesso, per dove sono io, anche fin troppo rari. Una settimana fa ho avuto il piacere intenso di sentire 4 autori molto in gamba leggersi addosso, pezzi inediti, come uno schiudersi:vGaia Manzini, Simone Sarasso, Paolo di Stefano e Michele Serra. Degna di asterisco la prima, una promessa, mi sa! Non posso negare però una stretta di mano anche a un fabio de luigi quasi in incognito che ha sostituito un assente nicolo ammaniti...nonostante le mie remore a vederlo comparire temendo l'effetto "star" è stato veramente di modesta ed incredibile bravura.
Fortuna ma anche ottime antenne e buongusto. Te ne auguro altre palate, senza perdere il gusto di farsele sciogleire in bocca, proprio come ora.