10/12/09

vanità

tanti anni fa ho fatto domanda per entrare in Alitalia come hostess, col senno di poi è andata bene che non m'hanno cagato di striscio però all'epoca, che non m'avevano cagato di striscio, c'ero rimasta un po' male. comunque non è di questo che voglio parlare ma delle foto che gli ho mandato.

succedeva che per fare domanda dovevi rispondere a un questionario e vabbè quella era una roba semplice mappoi dovevi mandare due foto, una del viso e una a figura intera (col senno di poi vorrei sapere dove ho sbagliato).

ora, io ero giovane e paccioccona anche se magra come un chiodo, avevo il paciocco della giovinezza e così ho deciso di andare da un fotografo per farmi fare le foto belle che non potevo mandargli quelle di mio papà che, lo sapete, mio papà tende a fotografarmi in momenti più imbarazzanti che figaioli e io non potevo mandare la foto che faccio pipì. non sta bene (ma magari funzionava... col senno di poi anche questo non saprei dire).

dunque vado dal fotografo che mi fa tutte le foto (beissime alcune, altre veramente sembravo una defficiente) e poi una settimana dopo vado a ritirarle e ci sono solo le foto, non ci sono i negativi. allora mica che ero nuda (che col senno di poi, se ero nuda forse mi prendevano) ma io le foto mie perché ce le deve avere un fotografo? mi pareva una cosa mica tanto giusta da sapere a posteriori (che, col senno di poi, se le facevo di posteriore forse... bah!) e quindi è nata subito una questione morale che lui me lo doveva dire prima, che queste cose non si fanno e lui ribatteva che se io son stupida e non so le cose l'ignoranza non excusa ed io de gustibus non est disputandum (che mica lo so il latino ma sapevo quella frase lì cosa dovevo rispondere?!? cercavo di confonderlo) poi lui ex re res fit e io dijiridju (mi pareva oppurtuno) e finisce che io lo minaccio e gli dico: vabbeh! lei si tiene le mie foto ma le proibisco di esporle nel suo negozio, la faccia è la mia e lei non se ne può far vanto (la spocchiosa boria della diciannovenne). lui dice vabbè. io gli rispondo, stronso. e finisce lì.

anni dopo io già non vivevo più coi miei mi chiama mia mamma dicendomi: ooooh sid! son passata dal fotografo, c'era una tua foto in vetrina, bellissimaaaaa.

e io son stata tentata di correre subito là a dirci de gustibus res fit non petita  sto par de balle eh?!? ma la vanità di sapermi lì che mi guardavan tutti io non ho fatto niente (per quanto, col senno di poi, potevo darci fuoco al negozio, per esempio)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

vanità... il mio peccato preferito....

;) F.

Baol ha detto...

Tu usi troppo sto senno! Deve essere buono, dove lo vendono?



(Ti risparmio invece tutta la tiritera da commercialista sul diritto all'immagine)

:D

Gary Coopo ha detto...

si ma le foto? ndo' stanno? :D

paopasc ha detto...

Dove hai detto che è sto fotografo?

La_rouge ha detto...

Apparte le foto tue, quelle di prima, quelle di bimba, quelle beissime, ecco.
Un fotografo *deve* tenere i negativi. Ci ha il copirrait sull'opera neh!:-)
Sbagliato, poi, che si sia permesso di esporre un tuo ritratto senza il consenso, anzi, dopo che gli avevi decisamente detto il contrario, ma quello e' un altro discorso...

Eppero', ora si esigono anche le foto fighe, mica solo quelle da pupa, diosanto!!!;-PP

La_rouge ha detto...

Scusa! P.S. son sempre quella scervellata della la Morganalarossa neh!;-))))
Sorri sorri!

Federico ha detto...

Alla fine si può dire che è tutto un senno di poi. Di quando, poi, non si sa. Però sono anni, questo è sicuro. E poi, col senno di poi, che le foto son belle, uno gliele pure lascia, al fotografo, però i soldi per il servizio fotografico, quelli bisogna chiederli col senno di mo'!