ci son gli uomini che parlano milanese. tipo uè ciccio. robe così. io odio. le donne non parlano milanese così. dev'essere una prerogativa loro, degli uomini. ieri al ristorante un tizio alla uè ciccio stava uscendo dal ristorante stesso e ha salutato il proprietario con un uè giorgio (che sostituisce un po' il uè ciccio) ti amo. a parte che cucinava la moglie di uè giorgio non ho mica capito perché dire ti amo a uè giorgio e non alla moglie di uè giorgio eppoi, ti amo, me mi pare un tantino eccessivo per quanto effettivamente il mangiare era buono ma allora, uè moglie di giorgio ti amo mi pareva comunque più opportuno. son così, sono i milanesi uomini. parlano così. non ci si può fare niente.
Il tempo
5 ore fa
14 commenti:
il ti amo a chi cucina bene, io lo dico, quando lo conosco almeno, quello che cucina bene...o mando il ti amo a chi sta in cucina.
Ma è vero, che gli uomini milanesi parlan così, che uno resta e li guarda e si dice: perché ?
smack
anch'io li amo quelli che cucinano bene ma non penso che uscirei mai da un locale o da una casa dicendo uè fata ti amo! con l'accento proprio da uè ciccio. però è bello lo stesso anche se non capisco. è bello perché pare di stare in america a volte da quanto è diverso.
A una di Milano che mi ha detto: "Se trombi come cucini... " le ho detto: "Uè cicci, vai andiamo in camera che ci ho le lenzuola apparecchiate !"
se al sud dici "uè ti amo" al ristoratore, la macchina ti esplode automaticamente nel parcheggio, ché è una cosa che proprio non si fa, dire una cosa del genere, ad un ristoratore Giorgio poi. Vero è che Giorgi al sud non ce ne sono. Quanto detto prima vale anche se lo dici alla moglie del ristoratore, al sud
E' uno dei motivi per cui sono tornato a casa quell'accento lì...
Credo che sia perché hanno saputo che in America si dice "I Love You" anche per dire "ti stimo moltissimo". E siccome a Milàn sono trooooooppo internazionali... ;-)
(A me ste cose risultano gradevoli come le unghie sulla lavagna. Sarò provinciale, chettedevodì...)
Quoto Arcureo.
Non è che dicendolo aveva teso la mano con pollice, medio e mignolo alzati?
Queste cose, le unghiate a me fino agli zebedei. :(
Ehm, dopo il pollice c'è l'indice.
Il medio alzato mi è venuto spontaneo a me medesimo. :|
è l'accento il problema, che un sintomo di...non so dire, ma se maturi quell'accento, quell'inflessione che non è neanche dialetto, ma proprio ostentazione di milanesismo, come se fosse un merito. è un po' quella sgraziatissima "e" aperta come una cozza, che sta in bocca ai milanesi fin da piccoli, anche nelle pubblicità indirizzate a tutta la nazione, "le sottièeette", "Svèeeelto". io le aaamo queste cose qui :-D
Santo il cielo...queste cose sono urticanti per me che sono milanèèèse, figurati a chi ha nelle orecchie un accento diverso.
Però, salviamoci, mica parliamo tutti così. C'è chi mantiene un parlata più neutra. Fiu.
@ Vix: fossero solo le "e" aperte! Ci sono anche quelle chiusissime quando non dovrebbero. Tipo quando ero ragazzo non potevo sentì la pubblicità mi pare dei Choco Pops o qualche altro sottoprodotto alimentare da sorbirsi nel latte la mattina... la canzoncina faceva: "SÉNTILI, COME SCOPPIÈTTANO..." (estremizza la chiusura e l'apertura delle due "e" e avrai una pallida approssimazione di come la pronunciavano. Brrr...)
emh...
non vorrei buttarmi la zappa sui piedi da sola,ma io "ueh ciccio" piuttosto che il "ti amo" lo dico spesso.
Donna milanese.
oddio,ma siamo cosi antipatici??
Mavah, stiamo parlando dell'accento, in realtà, eh... (oddio, anche il "piuttosto che" utilizzato nel senso di "oppure" non è male, anche se non c'entra con l'accento milanese)
ma dddddai!!!
anche io uso il "pittosto che"!!
sai che non ci faccio caso??non sapevo nemmeno che il "ueh ciccio,ti amo,pittosto che" fosse tipicamente lombardo.
e a me si...l'accento si sente tanto.
con sta e aperta,mi si riconosce ovunque!
pensa che un brasiliano una volta mi fa "ue ti,te se de Milan?",ero in mezzo a rio de janeiro!!
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