05/10/09

un segno inequivocabile dell'età che avanza

Domenica, ieri, a Carpi durante la Festa del Racconto hanno letto un pezzo di Carver che m'ha fatto stare malissimo. Tipo che c'ho pensato tutto il giorno, con un senso abbastanza pesante di malessere, a quello che poteva essere accaduto. All'epilogo di quella storia.

Dopo, stamattina, ero ancora lì che giravo per casa con la tazza di caffè in mano cercando piano di svegliarmi che ho letto il blog di Paolo Nori. Il pezzo che ha pubblicato oggi. Questo qui. E la bellezza di quel brano m'è parsa così forte, intensa, reale, come se quella donna, quella mamma fosse veramente lì e l'autore la stesse descrivendo... che non ho potuto fare a meno di commuovermi.

Da qualche tempo mi pare di farmi sopraffare dalla parola scritta. La sento che mi entra dentro, mi prende lo stomaco e poi cerca di uscire dagli occhi ed io non riesco ad impedirlo.

14 commenti:

fatacarabina ha detto...

io a te voglio tanto bene, per come sei, per come ami le parole scritte e pronunciate, per come sai coinvolgerti con le persone.
L'ho detto

chiaratiz ha detto...

a me piace che tu sia così e ieri che ho letto Europeana pensavo che sono fortunata che tu mi passi i libri che ti entrano dentro e poi cercano di uscirti dagli occhi

chiaratiz ha detto...

eh, non l'avevo letto il commento della fata :-)

Unknown ha detto...

@fata:
non so mica sai Fata, è che io leggo da sempre voglio dire è l'unica cosa che so fare bene, leggere. però ultimamente, per questo penso che abbia a che fare con l'età, mi capita di incrociare delle cose che non riesco a reggerle. che mi pare che sono troppo perché una persona normale, una persona come me, le sopporti e mi stupisce che ce le ho davanti a me, una parola dopo l'altra, mi stupisce che ho la fortuna di vederle e mi viene da piangere. non lo so perché mi succede così ultimamente. secondo me non sto tanto bene.

@chiara:
Europeana tesoro... ma mica è merito mio. Europeana è merito dell'Accalappiacani, di Paolo Nori, di Ugo Cornia. Scherzi? io proprio non c'entro nulla. io faccio solo da passacarte!

chiaratiz ha detto...

tu passi le carte che ti piacciono, è quello il punto

john ha detto...

Se la storia di Carver è quello che penso io l'epilogo è comunque positivo
ciao

Unknown ha detto...

@chiara:
chi si somiglia si piglia.
sallo.

@sig:
ma mi prendi in giro?

Anonimo ha detto...

No, scusa, non era mia intenzione una semplice confusione di autori.
Ero convinta parlassi di un altro scrittore.
sorry.
bye
sig

paopasc ha detto...

Non mi starai diventando una sensibiliva? I sensibilivi sono quelli capaci tanto di immedesimarsi in una cosa da viverla con più intensità dello stesso autore. E' il penultimo gradino...dopo c'è la genialità o la...super bonazzeria.
(Che preferisci? ;)
bye

Anonimo ha detto...

silvia, ma un po' di leggerezza...?

Lindalov ha detto...

ma non é l'età, é sensibilità.

:-))

splendidi quarantenni ha detto...

Oddio che ridere la storia di Carver a lieto fine che invece non esiste. Tanto ridere. Ma tantissimo eh

Unknown ha detto...

@paopasc:
secondo me dopo c'è il centro anziani! :D

@pulcia:
perché era pesante? no! non volevo.

@linda:
mah! anche su FF gente ha commentato che effettivamente gli pare di farsi prendere da cose che, anni fa, gli sarebbero scivolate addosso. non saprei :)

@sq:
e che dobbiamo fare?!?

vix ha detto...

sì, chicca, per lo stomaco passa, ma quando esce dagli occhi è sempre filtrata dal cuore, la parola scritta, diciamo:)
un abbraccio.