25/02/09

Quello che ti meriti (anne holt)

Un bel giallonzo. Su Anobii ne ho letto peste e corna. Tipo che era scontato e che tutti avevano capito chi era “l’assassino” già a metà lettura. Io no. Io me lo son letto di gusto e l’ho trovato proprio fico come giallo e anche ben scritto anche se non c'è la storia di sesso tra i protagonisti. Però è chiaro che leggere i commenti degli altri mi costringa all’autocritica e soprattutto, a pormi parecchie domande.
Qualcuna.
Una.
ma come si fa a capire chi è il colpevole se non c'è nessun maggiordomo?!?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Aggiungerlo a penna all'ultima pagina?

Unknown ha detto...

@john:
tipo che il libro finisce con: dunque l'assassino è xyz che voleva fare il poliziotto ma non l'anno preso e che era stato maltrattato da bambino e soffriva di turbe psichiche con personalità borderline, e che era sposato con una donna crudele ed aveva le figlie che lo disprezzavano ed era alto e magro aveva cercato di studiare la filosofia zen ma non c'era riuscito per poi provarci con altre donne che lo schifavano perchè la personalità borderline è quel che è.
beh insomma... lui era anche, il maggiordomo!!! (in uno dei suoi più riusciti travestimenti)

(dici così?)

ps: la mia descrizione dell'assassino non c'entra nulla con il libro che non vorrei ricevere epiteti poco gradevoli! :D