10/04/09

Fighiure di chiulo /2

Io non riesco a parlare in pubblico. Una volta ero a Parigi per un dealer meeting e in questa grossa sala riunioni c’erano una cinquantina di persone provenienti da tutto il mondo. Per sciogliere il ghiaccio ed essere tutti ammici s’era deciso che ognuno avrebbe dovuto semplicemente alzarsi, dire il proprio nome, il nome dell’azienda e la nazione di provenienza. Facile no?!? Quando è arrivato il mio turno erano dieci minuti che mi ripetevo il mantra “che ce la posso fare”. Poi mi sono alzata in piedi e lo sbalzo spaziotemporale mi ha spostato tutto il sangue al cervello ma invece di svenire sono riuscita a presentarmi con un gridato “CHE CE LA POSSO FARE!!!!”.

(i pusher!!! voglio il nome dei vostri pusher!!!)

@massimo: io, l'ultima volta che ho parlato in pubblico (anch'io parlare in pubblico un disastro), ho esordito dicendo Portate pazienza, parlare non è la cosa che so fare meglio, e parlare in pubblico è una delle cose che so fa peggio in assoluto. Appena ho finito di dirlo, una persona nella platea si è alzata e se n'è andata.

@fatacarabina: La scorsa estate ho faticato a condurre un dibattito sul nucleare alla festa dell'unità, tra zanzaroni che mi bucavano la schiena e sul fondo della sala gli amici che mi perculavano, muovendo la testa all'unisono, in segno di dissenso. E' stato terribile, ma ho retto finché non ho dato la parola ad un signore che non la smetteva, poi, più di parlare. Alla fine mi è scappato un " emmò basta eh", che ha zittito la sala. Orrore :)

@john:
Parlando con una persona questa si qualificò come grande estimatore e collezionsta di "Maggiolini". Pensando si riferisse al maggiolino volkswagen gli parlai dell'auto lui rimase ad ascoltarmi eppoi rispose: "I maggiolini sono mobili antichi!" Da allora evito accuratamente discorsi su collezionismi vari.

@peppermind:
Ero ancora alle medie, e si giocvava sul campo da tennis dell'oratorio, che ra gratis, che era libero perché: era ancora pieno di neve, ghiacciata, che aveva fatto tempaccio fino a due giorni prima. Morale: facciamo una partita, un doppio, veramente eroico, ai miei occhi da adoratore di mechinrò e borg, tra scivolate sulla neve ghiacciata, e volè a rischio di morte tra i ghiacci. Ci prendiamo uan pausa, poi rientriamo per finire la partita, io esclamo, con voce da commentatore televisivo: "ed ecco gli eroi di uimbledon che rientrano i cam-" Scivolone, culata da lacrime istantanee, e scivolata per qualche metro, senza controllo degli arti... e non ero mai caduto durante la partita, deh.

13 commenti:

massimo ha detto...

io, l'ultima volta che ho parlato in pubblico (anch'io parlare in pubblico un disastro), ho esordito dicendo Portate pazienza, parlare non è la cosa che so fare meglio, e parlare in pubblico è una delle cose che so fa peggio in assoluto.
Appena ho finito di dirlo, una persona nella platea si è alzata e se n'è andata.

Unknown ha detto...

@massimo:
AHAHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!
(alla mia si son messi tutti a ridere... guarda che non è bella sta cosa sai?!?)

fatacarabina ha detto...

parlare in pubblico, che fatica. La scorsa estate ho faticato a condurre un dibattito sul nucleare alla festa dell'unità, tra zanzaroni che mi bucavano la schiena e sul fondo della sala gli amici che mi perculavano, muovendo la testa all'unisono, in segno di dissenso. E' stato terribile, ma ho retto finché non ho dato la parola ad un signore che non la smetteva, poi, più di parlare. Alla fine mi è scappato un " emmò basta eh", che ha zittito la sala. Orrore :)
Ps: grazie del tuo messaggio di là, arrossisco tesora.

stered ha detto...

Parlare in pubblico sapendo di doverlo fare?
Io sono quella che ridacchia nervosa, che sta sudando e ha le mani che tremano.
Infatti non lo faccio mai :)

john ha detto...

Parlando con una persona questa si qualificò come grande estimatore e collezionsta di "Maggiolini". Pensando si riferisse al maggiolino volkswagen gli parlai dell'auto lui rimase ad ascoltarmi eppoi rispose: "I maggiolini sono mobili antichi!"
Da allora evito accuratamente discorsi su collezionismi vari.

Unknown ha detto...

@fata:
non ringraziarmi ti prego. mi hai fatto venire i penotti! e quindi sono io che veramente devo ringraziare te.
alla prossima festa dell'unità dove parlerai voglio dinniegare assieme ai tuoi amici! :D

@stered:
ma infatti!!! anch'io non capisco?!? un pò sopravvalutata questa necessità di presentarsi! e insomma... ci facessimo gli affari nostri non staremmo tutti meglio?!? :D

Unknown ha detto...

@john:
in questo caso specifico avevi ragione tu!!! ecchecacchio! :D

fatacarabina ha detto...

sui maggiolini avrei disquisito pure io john !

splendidi quarantenni ha detto...

Dealer meeting no però. Eddai su!

Unknown ha detto...

@FATA:
e ci hai ragione ci hai! questi che fanno mobili si inventano che adesso il mobile si chiama TETTE e tutti devono capire?!? maddai!!!!

@SQ:
hai anche ragione tu. che devo fare? comunque meglio un dealer meeting a Parigi che un incontro romantico a Boara. Non trovi?!?

splendidi quarantenni ha detto...

e ho capito ma se al dealer meeting fai il brain storming intervallato dal coffee break, prima del quick lunch, diventa un fuck off journey. Che poi io ho fatto aramaico alle medie e il francese manco lo conosco.

peppermind ha detto...

Uh... una della pèreistoria.
Ero ancora alle medie, e si giocvava sul campo da tennis dell'oratorio, che ra gratis, che era libero perché: era ancora pieno di neve, ghiacciata, che aveva fatto tempaccio fino a due giorni prima.

Morale: facciamo una partita, un doppio, veramente eroico, ai miei occhi da adoratore di mechinrò e borg, tra scivolate sulla neve ghiacciata, e volè a rischio di morte tra i ghiacci.
Ci prendiamo uan pausa, poi rientriamo per finire la partita, io esclamo, con voce da commentatore televisivo:

"ed ecco gli eroi di uimbledon che rientrano i cam-"

Scivolone, culata da lacrime istantanee, e scivolata per qualche metro, senza controllo degli arti... e non ero mai caduto durante la partita, deh.

Slowfinger ha detto...

Riunione di lavoro presso l'ufficio di un'altra ditta, arrivo trafelato e in ritardo con un collega che mi presenta al pezzo grosso della situazione davanti a una decina di persone in silenzio. Io non riesco ad aprire bocca mentre gli stringo la mano se non per esibirmi in un fenomenale "ARRIVEDERCI!!", ovviamente senza nessuna intenzione o possibilità di andarmene.