sono un paio di settimane che vado io a prendere la splendida pargolitudine a ginnastica. mi piace che arrivo lì e mi avvicino alla porta della palestra cercando di sbirciarli. loro quando si accorgono mi fan dei sorrisoni che sembra che son proprio felici di vedermi.
a me, che quei bimbi li adoro, a me quei sorrisoni mi fanno sentire che ciò un bel posto nel mondo. comunque non era di questo che volevo parlare.
io volevo parlare delle due gentili elefantesse che si sono piazzate come due rappresentanti del loro genere davanti alla porta e impedivano a tutti di guardare i ragazzi e soprattutto, cosa assai più importante e vitale, impedivano a me (a me!!! ma vi rendete conto?!?) di guardare la splendida pargolitudine.
io ho detto permesso permesso permesso tre volte che la mia mamma mi ha insegnato che permesso lo domandi tre volte, alzando sempre un po' di più la voce che nel mio caso significa raggiungere un livello di decibel da spaccare i bicchieri e poi, se si giace inascoltati, cominciare a spintonare.
io allora ho spintonato e ho finalmente guadagnato la mia posizione di lurker devota e mentre ero lì che li cercavo che speravo che gli splendidi pargoli mi vedessero che mi facessero dei sorrisoni di quelli che sembra che son proprio felici di vedermi, mentre ero lì io non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione delle mammine care.
che verteva su una sola e unica cosa. l'elenco delle disgrazie dei loro figlioli che, ovviamente, doveva (doveva!) superare quello dell'altra. allora uno aveva l'allergia l'altro aveva l'allergia di più. uno era allergico al latte l'altro anche ai derivati. uno era allergico alle graminacee l'altro anche ai pesticidi delle graminacee. uno era allergico alle polveri sottili l'altro era allergico alle polveri sottili diverse. allora la prima si vedeva che rosicava che il figlio dell'altra era più conciato del suo e allora ha detto: Non dirmelo a me. io giravo con le punture di adrenalina in borsa.
all'adrenalina in borsa la seconda cià avuto un travaso di bile. l'adrenalina in borsa non la batti. l'adrenalina in borsa è un casino. l'adrenalina in borsa non ce la puoi fare. l'adrenalina in borsa è la fine della conversazione. l'adrenalina in borsa è ho vinto io, hai voluto la bicicletta? pedala!
dopo, a casa della Chiara, io alla Chiara le ho detto che se le capita a lei una conversazione così, secondo me deve rispondere che lei, in borsa, cià la pistola per finirli.