31/03/10

brividi

tempo fa sono uscita con un uomo. io non lo sapevo che mi piaceva l'ho scoperto lì. una cosa da animali che io non mi conoscevo. forse aveva a che fare con gli ormoni, i feromoni, gli odori. io non lo so. ma a me quell'uomo mi piaceva. l'ho scoperto lì. e allora a quel punto io avevo solo voglia di toccarlo ma io non lo conoscevo. e non si toccano le persone che non si conoscono. ma io avevo solo voglia di toccarlo. a me una cosa così non mi era mai capitata che mi piace un uomo e lo scopro lì e poi che ho voglia subito di toccarlo. e così ho cercato tutte le scuse per toccarlo. tipo che gli cedevo il passo per entrare in un locale o per scendere o salire le scale e quando lo facevo gli mettevo la mano sul braccio e dicevo prego, passa tu. come i gentiluomini dell'800 solo che io lo facevo per poterlo toccare. e lo toccavo. leggermente.

lui invece no. oi! proprio niente niente niente eh!

100.000 grazie

io non ho il counter perché il counter delle visite, nel blog, equivale alla morte civile per me. che uno non scrive più per scrivere ma diventa schiavo del numeretto che sale. così in questo blog non ce l'ho messo. però io non avevo le statistiche, non vedevo le chiavi di ricerca, non sapevo niente e invece volevo sapere così qualche mese dopo ho messo su l'adsense. poi la scorsa settimana  m'è venuto lo schiribizzo di vedere la statistica annuale e ho scoperto che, questo posto qua, in meno di un anno, è stato visitato oltre 120.000 volte.

grazie. veramente. 

30/03/10

e' incredibile

la scorsa settimana un mio amico è venuto a prendermi a casa per un pranzo veloce. quando sono scesa dall'auto lui si è avvicinato a me e mi ha preso la mano. poi camminando verso il ristorante l'ha tenuta. come fanno le persone che si vogliono bene. come fanno quelli che hanno piacere di sentire la pelle. il contatto e il calore. i miei passi erano più piccoli dei suoi perciò ero leggermente indietro. e lui mi teneva la mano. mi stava portando a mangiare e non gli interessava che la gente attorno ci vedesse. non era imbarazzato o a disagio in quel gesto così personale e affettuoso. 

e io, per tutto il tempo che è durata questa cosa, due minuti, forse tre, per tutto quel tempo che comunque a me è parso lunghissimo, mentre permettevo che la sua mano stringesse la mia, forzando l'istinto naturale di toglierla, io pensavo che tutta quella intimità era beissima.

"E' incredibile, se uno pensa all'evoluzione della specie, ai primi mammiferi, ai primati, all'uomo di Neanderthal e l'homo sapiens, poi alla fine [la blogger Sid che si fa tenere per mano]. Non so cosa avrebbe detto Darwin, ma mi sembra che ci sia del rancido in questa tanto vantata evoluzione naturale della specie" (cit.)

29/03/10

ET e mi e Toni

stasera, mi pare su Italia1, danno ET. e io a vedere quel mostro di cui mi ero perdutamente innamorata (non  domandatemi niente per favore), comunque a vedere quel robo mi sono ricordata che ET è stato tipo un passaggio alla mia età adulta. facevo ancora la seconda media e nel mio paese cinema non ce n'erano. c'erano e ci sono sette chilometri per raggiungere la città e per farlo dovevo prendere un autobus. uno di quelli con la lettera. la S precisamente perché all'epoca quel paesino lì a sette chilometri dalla città era considerato area extra-urbana. adesso per spostarsi da quello stesso paesino che risulta essere vicinissimo al centro si piglia il 12. 

prendere l'autobus S davanti a casa dei miei e scendere venti minuti dopo davanti al cinema Eden era considerato da mia mamma un viaggio troppo pericoloso perciò io fino ai 12 anni me lo son potuto scordare. il cinema Eden adesso non c'è più. prima cianno fatto un self-service. di quelli che ci sono anche nelle autostrade che adesso non mi ricordo come si chiamano, dopo l'hanno chiuso e cianno fatto qualcosa che adesso anche quello non mi ricordo che cosa cianno fatto. la prima volta che passo all'autogrill e poi in centro davanti al cinema Eden vi dico. 

comunque io per vedere ET a 12 anni mia mamma mi ha permesso di prendere l'autobus. di andare a vedere lo spettacolo delle 14.30. di uscire dopo due ore e di rientrare a casa per le cinque. tutta vita, come si dice. 

basta. altro non mi viene in mente di dirlo.

brek! brek si chiama il self-service che avevano fatto al posto dell'Eden che poi, adesso che ciò la Proustite mi viene in mente che l'Eden era anche il cinema dove sono andata a vedere il Tempo delle Mele quando ormai avevo 13 anni ma lì ero già grande e non ho dovuto litigare. 

26/03/10

secondo me fan così perché li spavento

l'altro giorno che ero alla Fiera del libro per ragazzi a Bologna con la Mastrangelina (non fidatevi di lei, lei è cattiva) e stavamo passeggiando per quei noiosissimi corridoi pieni di libri per ragazzi e pieni di stampacce brutte e di disegni di artisti odiosissimi che illustrano i libri per ragazzi ma eravamo lì solo perché interessavano alla Mastrangelina (essa vi dice accompagnami dai che ci facciamo compagnia e poi... e poi succedono le catastrofi). comunque io ero lì che mi sorbivo tutta quella noia mortale e poi avevo già un peso non indifferente per via di tutti quei libri che m'era toccato di comprare (la Mastrangelina è il Male) quando passiamo davanti a un editore antipatico ma di un antipatico che non ci potete credere infatti aveva delle cartelle colle serigrafie. 

maporcapupazza (!!!)

le serigrafie a me non me le dovete fare vedere. ho già comprato i libri per ragazzi cosa volete da me colle serigrafie.soprattutto. se. sono. di. uno. dei. miei. idoli. (la Mastrangelina è l'anticristo). così era una cartella da quattro e io ho domandato ma proprio per curiosità proprio per il pubblico ludibrio io ho domandato quanto costavano e ho pensato che tanto non ce li avevo quei soldi lì e poi l'ho detto tanto non li ho quei soldi lì e la Mastrangelina ha detto che non c'era problema me li prestava lei (ma dove sono la gente che si fida  quando devo pagare i muratori?) e comunque poi li avevo porca miseria li avevo e l'ho comprata (Mastrangelina = Damien lo sguardo di satana). Poi la Mastrangelina ha detto che se la comprava anche lei infatti era. la. cartella. di. uno. dei. mei. idoli. vuoi mettere che non era bella? e poi, dopo che abbiamo pagato, la donna odiosa della casa editrice ci dice che l'autore è lì che se vogliamo ci autografa la cartella che glielo chiediamo pure che lui è lì apposta Chiedete  e vi sarà autografato.

ora... vi faccio una rivelazione. tenetevi pronti. Esiste un mondo nel quale io sono timida. Sì, lo so. la verità vi fa male. comunque questo mondo è quello del chiedere autografi. io ho la faccia abbastanza come il culo per ricordare a un poverino che ci siamo incontrati duemila anni prima alla festa della cresima e io ero quella che vomitava, per dire, ma non sono capace di chiedere gli autografi che è una cosa che io non cellò nel mio DNA (non pensate che ci pensi la Mastrangelinalei è lì pagata dall'ente fiera per farvi andare in bancarotta e basta), così io ho detto alla tizia antipatica che vende le cartelle serigrafiche io a lei le ho detto, con nonscialans, Manò valà chiediglielo te che fa più fico. così lei gliel'ha chiesto e lui ha detto di sì e ci ha fatto l'autografo. 

a quel punto gli ho ricordato che ci eravamo incontrati duemila anni prima alla festa della cresima e io ero quella che vomitava. per dire. poi gli ho detto che avevo un suo catalogo bellissimo che avevo preso a una sua mostra bellissima. poi lui mi ha detto Ma te non sei mica di qui. e poi io ho detto No, son di Padova. e poi lui si è messo a disegnare e ha disegnato e io ho detto Eh ma il cognome. e lui ha detto Io firmo sempre solo col cognome. E allora io ho detto Sono una tua fans! vuoi che non lo so? No, il cognome che hai, è veneto. allora lui ha detto Eh sì il mio papà era di Treviso. e poi ha aggiunto Ho una amica a Padova. e poi ha aggiunto anche Si chiama Iris Blonde (faccio per dire che non mi ricordo che nome ha detto) e poi ha aggiunto ancora La conosci?

La conosci? Padova? guarda che fa 250.000 abitanti!!! 

diobono! ho fuso di nuovo la carta di credito

che ieri io mi son trovata con la Mastrangelina per andare a vedere la fiera del libro per ragazzi a Bologna. ora io ero proprio tranquilla giuro tranquillissima ero un monaco zen che il portafoglio era pieno e pieno rimaneva che a me, la letteratura per ragazzi, chemmenefrega ammè della letteratura per ragazzi e tutto il viaggio io ero tranquilla un monaco zen ero che tanto io ero lì per vedermi la Mastrangelina così potevamo pettinarci i capelli. io ero un monaco zen proprio. se cadeva il mondo io mi spostavo guarda!
...
e ora rileggetevi il titolo per favore.

25/03/10

porta pasiensa

l'altro giorno ho ricevuto, su Anobii, un messaggio privato. chi mi ha scritto ha scritto cose bellissime sui contenuti e sul mio modo di scrivere questo blog. io non sono abituata a questo genere di commenti e ero e sono contentissima ma anche un po' in difficoltà che se una persona ha un'opinione così alta delle cose che faccio poi a me mi vien un po' la paura di sbagliare e mi sento che mi sta tenendo d'occhio per vedere quanto sono fallace.

ora, a quella persona lì io vorrei dirgli Guarda che io son fallace. son fallacissima. porta pasiensa dai... 

24/03/10

ridevo, ridevo... ridevo

si chiama ecocardiografia quella cosa che siamo andate a fare io e la Sofia oggi. siamo andate in centro in una clinica veterinaria molto vips dove non si capisce che sei da un veterinario perché non c'è neanche un odore, neanche una puzza, niente! eppoi non c'è neanche una rivista, non c'è neanche una foto. solo una montagna di medici molto asettici e vips in questo luogo molto asettico e vips pieno di stanzine asettiche e vips che ti trattano in maniera molto asettica (vips no. da vips non mi ci hanno trattato. casso. sono la Sid. siete degli irresponsabili).

comunque le hanno rasato la pancia e lei ha funfugnato un pochino ma ha lasciato fare (la Camilla per rasarle la pancia avevamo dovuto addormentarla, quella volta) poi è rimasta distesa qualcosa come mezz'ora mentre il dottore le passava il pirolo (nome tecnico) sulla pancia con una tizia che le teneva le zampe anteriori, un'altra che le teneva le posteriori e io che la accarezzavo sul musino. lei, la bocca aperta, teneva un mio dito ben stretto tra i denti. non mordeva ma non lo mollava. col mio dito tra i denti stava calma e tranquilla e faceva le fusa. è il gatto più buono del mondo la Sofia. dovevo chiamarla Chiara. 

dopo mezz'ora di visita, col pelo rasato che volava dappertutto, soprattutto sulla mia faccia, il dottore ha detto che il cuore della Sofia non ha niente che non vada. che il problema è un altro.

e io lo so che probabilmente il dolore è solo posticipato e so anche che non fa tanto fico e non fa neanche tanto donna vissuta e non fa neanche tanto normale e non fa neanche tanto splendida quarantenne e probabilmente non fa neanche tanto blogger di successo quale io aspiro a diventare ma io ho guardato il dottore con gli occhi che sbrilluccicavano e poi ho preso la Sofia in braccio che non la prendevo in braccio da settimane per paura di affaticarle il cuore, l'ho presa in braccio le ho dato tanti bacini e ho detto felice felice felice: Brava Sofia! Brava che sei! e ridevo, ridevo... ridevo (ero felice felice felice ovvio che ridevo ridevo ridevo). 

e anche il dottore rideva (rideva rideva) mentre mi faceva il verso e, soprattutto, mentre mi ammollava la ricevuta da 120 euris.

riletture

Perché uno può anche credere di fare quello che vuole dei suoi pezzi ma non è vero, perché i suoi pezzi vanno a finire dove vogliono: una tua gamba può andare a finire sotto un camion e dopo non ci sarà più, semplicemente.

p.15 - Sulla felicità a oltranza - Ugo Cornia
Sellerio Editore

23/03/10

camere separate

il 17 aprile son di nuovo a Milano per il mio corso. ma non ho un posto dove andare a dormire perché c'è la fiera del mobile e non c'è una stanza libera in tutta la città. allora ne parlavo con un mio amico e questo mio amico mi ha detto che eventualmente mi ospitava lui. che poi, quando ero lì sceglievo se andare a dormire nella camera degli ospiti o nella sua. 
...
che lui è un uomo fortunato che io sono una donna spiritosa che se pensavo che diceva sul serio o se ero meno spiritosa tiravo fuori il pungolatore elettrico. come in quel film con Dustin Hoffman.

:D

22/03/10

Milano è piccolissima

vivo a Padova da 40 anni, quasi 41 e non incontro mai (mai mai mai) gente che conosco. la settimana scorsa, all'Ikea di Padova, Chiaratiz ha incontrato una sua amica di Vicenza, io sembra che sono arrivata nel mondo nell'attimo esatto in cui mi ci trovo. sembra che non sono nata, non sono cresciuta, non ho studiato, non ho lavorato, non ho delle amicizie, sembra che io sono come Devid Boiv in quel film che, tutto gnudo, è venuto giù dallo spazio. ora, tranne che io non vado in giro tutta gnuda e con un occhio azzurro e uno marro', io, tranne che per quello sono come Devid Boiv in quel film lì. 

poi io ieri a Milano io ho incontrato, io son di Padova lo sapevate voi che io son di Padova?!? comunque io ieri a Milano tipo 250 chilometri da casa mia io ieri a Milano stavo passeggiando tranquillamente col borsone e lo zaino che stavo andando al mio corso e ero con una mia amica, Anna, io stavo passeggiando tranquillamente come un Devid Boiv qualsiasi come se ero arrivata nel mondo in quel momento esatto che mi ci trovavo, io ero ancora così, una donna vestita e con gli occhi tutti e due dello stesso colore ma, lo stesso, venuta dallo spazio, io ero ancora così, ignara della svolta che stava per accadere alla mia vita quando...

(suspance)

io l'ho visto. lui. Palmasco. lui. (!!!) che mi veniva incontro col suo passo dinocolato e sexy da uomo bellissimo quale notoriamente egli è, io l'ho visto. a 250  chilometri a casa mia con la mia amica Anna che pensavamo che quello era un giorno normale un giorno come tutti gli altri invece io l'ho visto. magrissimo ('ccidenti a lui) e sorridente io l'ho visto. con un trench favoloso che gli stava daddio io l'ho visto.

e poi me lo sono abbracciato di gusto e poi mi son fatta abbracciare di gusto e poi me lo son guardato per bene e poi io dicevo non ci posso credere tu qui e poi lui rispondeva: diobon chi se lo aspettava Devid Boiv e poi la Anna ha detto Ma da quanto non vi vedevate? e tutti e due, insieme (anime gemelle casso!), tutti e due noi abbiamo risposto: Non ci siamo MAI visti!

e poi ci siamo fatti le foto con l'aifono ma io non le pubblico che sono venuta una cessa, e poi io dovevo andare al corso e Palmasco doveva andare a prendere il caffè e leggere la Gazza e poi quando son arrivata al corso lo abbiamo detto a tutti, al corso, che avevamo incontrato Palmasco e poi, per ultima cosa, volevo anche dire che la Chiaratiz è una pivella che a 30 chilometri da casa son capaci tutti! 

21/03/10

le percezioni nell'epoca del consumismo (non) spiegate ai blogger

io proprio non mi so spiegare come ho fatto a vivere senza l'aifono fino adesso. 

om suit om

da giovedì sera io sto dormendo nella mia casa nuova. non ho la cucina. non ho l'armadio. tutto quello che posseggo è incasinato dentro delle scatole e non ho la più pallida idea di dove si trovi cosa e cosa si trovi dove. sono accampata. diobono mi pare di essere tornata indietro di 18 anni.
...
è beissimo!!!

20/03/10

finirli

sono un paio di settimane che vado io a prendere la splendida pargolitudine a ginnastica. mi piace che arrivo lì e mi avvicino alla porta della palestra cercando di sbirciarli. loro quando si accorgono mi fan dei sorrisoni che sembra che son proprio felici di vedermi.

a me, che quei bimbi li adoro, a me quei sorrisoni mi fanno sentire che ciò un bel posto nel mondo. comunque non era di questo che volevo parlare.

io volevo parlare delle due gentili elefantesse che si sono piazzate come due rappresentanti del loro genere davanti alla porta e impedivano a tutti di guardare i ragazzi e soprattutto, cosa assai più importante e vitale, impedivano a me (a me!!! ma vi rendete conto?!?) di guardare la splendida pargolitudine.

io ho detto permesso permesso permesso tre volte che la mia mamma mi ha insegnato che permesso lo domandi tre volte, alzando sempre un po' di più la voce che nel mio caso significa raggiungere un livello di decibel da spaccare i bicchieri e poi, se si giace inascoltati, cominciare a spintonare.

io allora ho spintonato e ho finalmente guadagnato la mia posizione di lurker devota e mentre ero lì che li cercavo che speravo che gli splendidi pargoli mi vedessero che mi facessero dei sorrisoni di quelli che sembra che son proprio felici di vedermi, mentre ero lì io non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione delle mammine care.

che verteva su una sola e unica cosa. l'elenco delle disgrazie dei loro figlioli che, ovviamente, doveva (doveva!) superare quello dell'altra. allora uno aveva l'allergia l'altro aveva l'allergia di più. uno era allergico al latte l'altro anche ai derivati. uno era allergico alle graminacee l'altro anche ai pesticidi delle graminacee. uno era allergico alle polveri sottili l'altro era allergico alle polveri sottili diverse. allora la prima si vedeva che rosicava che il figlio dell'altra era più conciato del suo e allora ha detto: Non dirmelo a me. io giravo con le punture di adrenalina in borsa.

all'adrenalina in borsa la seconda cià avuto un travaso di bile. l'adrenalina in borsa non la batti. l'adrenalina in borsa è un casino. l'adrenalina in borsa non ce la puoi fare. l'adrenalina in borsa è la fine della conversazione. l'adrenalina in borsa è ho vinto io, hai voluto la bicicletta? pedala!

dopo, a casa della Chiara, io alla Chiara le ho detto che se le capita a lei una conversazione così, secondo me deve rispondere che lei, in borsa, cià la pistola per finirli.

19/03/10

e se gli dico che preferisco gli spingitori di cavalieri?

nel mio lontano passato sentimentale avevo il brutto vizio di interessarmi degli interessi dei miei accompagnatori. scambiavo il mio interesse, che sgorgava sincero, per anima-gemellaggio e mi pareva che proprio in quella comunione si estrinsecava la perfezione del nostro suggello. il fatto che io abbia 40 anni e sia single la dice lunga sulla mia lungimiranza.

fattostà che un paio di anni fa io mi sono detta che era molto bello interessarsi degli interessi degli accompagnatori ma era ancora più bello interessarsi dei propri interessi che se combaciano: bona! altrimenti: ciccia! ecco perché oggi faccio solo e sempre e solamente quello che mi piace. e ciò piacere che il tizio faccia altrettanto. forse il fatto che io chiami il mio accompagnatore "il tizio" la dice lunga sulla mia lungimiranza.

comunque l'unico uomo perfetto per me è Georges Simenon. perché solo con lui la mia passione più passionale si unirebbe al generatore stesso della passione medesima, pare inoltre che in camera da letto ci dasse dentro di brutto. il fatto che Georges Simenon sia deceduto da parecchi anni anche questo la dice lunga sulla mia lungimiranza. 

stasera mi son vista coll'istruttore di subbaqqui. ora: se c'è una cosa che neanche se fosse stato anni fa io farei, neanche se l'omo in questione fosse Georges Simenon io farei, se c'è una cosa, questa è proprio quella di infilare la testa sott'acqua e tenercela per delle mezz'ore affidandomi a orpelli tecnologici di dubbia sicurezza che vanno sotto il nome di pinne, fucile e occhiali. oltretutto Georges Simenon giace sparpagliato (le ceneri, mica lui) nel suo giardino a Ginevra, cosa ci andiamo a fare sott'acqua? diobono sei già morto!

invece l'istruttore di subbaqqui son delle settimane che continua a insistere che faccia il corso con lui. secondo me è perché mi vuole vedere con la tutina stretta, ma più io continuo a dire che non mi interessa, più lui insiste che ha piacere che mi interessi. non ha ancora capito che io non le faccio più queste cose. io sono lungimirante. 

18/03/10

sono spariti tutti i miei Simenon

ho chiamato il proprietario dell'azienda di traslochi. quello delle tette e gli ho detto Senti feticista, son spariti tutti i miei Simenon. non me ne sarei neanche accorta se non fossero stati i Simenon. ma purtroppo per te me ne sono accorta perché sono una collezione, ci ho messo degli anni a farmela e è praticamente la cosa a cui tengo di più al mondo. perciò si, son certa che non ci sono.

lui la cosa l'ha presa inizialmente sotto gamba, tipo che era tutta una scusa per fargli vedere le tette, poi che dicessi finalmente la verità che avevo voglia di vederlo, infine che me li potessi scordare perché era sicuro che me li avevano ciavati i suoi facchini che notoriamente son dei letterati. 

io per ridere ho riso che da quando ho scoperto che allo Splendido Quarantenne il suo umorismo piace e fa voti perché io mi ci butti tra le braccia, devo dire che ho cominciato a rivedere il mio iniziale giudizio. e così, ridendo, gli ho detto di stare tranquillo, che non era un problema, che non erano rari e che sono tutti ancora in commercio. 

lui che è un signore mi ha detto dammi l'elenco che li ricompro. 

secondo me quando ha visto che l'elenco citava oltre 200 titoli è svenuto e gli è anche passata la voglia di vedermi le tette, secondo me. 

mi ci giocherei la mia seconda che stanotte la passa coi letterati a cercare i miei cartoni nel deposito. 

17/03/10

scandalo

oi tosi!!! andate a sentirmi nel Collettivo Voci che oggi leggo io. e non vorrei fare anticipazioni troppo spinte ma pronuncio parole come clitoride e capezzolo in una lettura da I monologhi della vagina. Ostrega ho detto vagina! 

ricomincio dal sei

quando a ottobre ho lasciato il posto dove avevo lavorato negli ultimi dodici anni io l'ho fatto di botto. era un posto dove ero infelice da troppo tempo ma l'ho deciso in cinque minuti, di andarmene, senza avere una reale alternativa tranne un mucchio di idee e tutte ben confuse (non ultima quella di farmi mantenere dai miei genitori). un mio amico diceva che sono irruente e saggia. che non faccio mai nulla a caso e che anche nella mia apparente pazzia tutto è comunque sempre ponderato. io non so se sia così però io quella volta ho fatto quella cosa e poi non ho avvisato i miei amici e i miei cari. invece ho scritto a un uomo che non conoscevo neanche tanto bene. solo che avevo bisogno di dirlo a qualcuno e avevo pensato che lui sarebbe stato l'unico a non giudicarmi e soprattutto a non spaventarmi. e così infatti è stato. io gli ho scritto che forse avevo fatto una cazzata e lui mi ha risposto che non è che mi conosceva neanche tanto bene neanche lui ma non gli parevo una che fa cazzate. e, devo dirlo, quella sua calma mi aveva calmato anche me.

così è stato a lui che ho messaggiato, ieri sera, appena uscita dall'azienda dove avevo firmato un contratto per una posizione che io neanche mi aspettavo che mi offrissero. perché ero e sono molto contenta e perché mi pareva opportuno dirlo a lui visto che suo malgrado l'avevo coinvolto e soprattutto perché la sua calma è una calma che mi calma tantissimo.

comunque ricomincio il 6 aprile. IEPPAAAAAH.

proustite
aka Maledetta cartelletta

quella cartelletta non la dovevo trovare. quella cartelletta m'ha fatto venire in  mente un sacco di cose a cui non pensavo più da sei anni. son tanti sei anni eh. mi sono ricordata che stavo facendo un viaggio con un mio cliente molto importante eravamo partiti da Milano stavamo andando a Ginevra si aveva un buon rapporto noi due ma mica poi tanta confidenza tipo che io gli davo del lei e ero parecchio ossequiosa. a un certo punto del viaggio però, metti che eran due ore che guidavo, lui mi fa: Mi sembri innamorata te. io son diventata rossa e ho chiesto Perché. e lui: Non hai smesso un attimo di cantare!!! 

diobon! cantavo!!! :D 

16/03/10

atto impudico e sconsiderato

egregi signori,

faccio seguito, con questa mia, alle esternazioni finora espresse dalla perfetta Chiaratiz e dal quel paracu furbone dello Splendido Quarantenne con questi due post qua. questo e questo ove essi raccontavano l'evento del loro primo bacio in quanto loro primo bacio ma non loro primo bacio assoluto. io ho dei parenti che si chiamano I Botti e non si capisce mai quando parla mio papà se sono Ibotti o i Botti stessa roba con loro primo bacio ma non loro primo bacio assoluto. voi portate pasiensa.

dicevo, egregi signori, che mi vedo costretta a imitare la Splendida paracu furbizia per scrivere un post alle spese dell'idea della Chiaratiz che è sempre un bel fare scrivere un post sfruttando l'idea di qualcun'altro. dato però che il mio primo bacio risale a un epoca nella quale mostrar la caviglia nell'atto di scendere dalla carrozza era valutato atto impudico e sconsiderato ho deciso, dopo aver consultato il mio team di esperti, di parlarvi del mio primo bacio più recente. quello di splendida quarantenne.

il mio primo bacio più recente, quello di splendida quarantenne, io l'ho dato il giorno dopo il mio quarantesimo compleanno. era  il 19 luglio 2009.

l'occasione mi è gradita per porgervi i più distinti saluti. 

15/03/10

AAA cercasi

sono stanca. sono stanchissima. infine ho 40 anni e direi che è veramente arrivato il momento per me di mettere le cose al loro posto voglio dire non si può mica passare tutta la vita così incasinati a incasinarsi no?!? e ci pensavo questo weekend ci ho pensato tanto anche alla luce delle cose che mi sono successe recentemente io ci ho ragionato bene e ho capito cosa mi manca a me manca un uomo. un uomo vero. un uomo vero che sappia unire la solidità all'equilibrio.

chi si sente in grado di rispondere a questo mio bisogno io gli chiedo di scrivermi qui o anche privatamente. non avrei mai usato questo blog a fini così privatistici come la ricerca di un uomo un uomo vero un uomo vero che sappia un uomo vero che sappia unire la solidità all'equilibrio ma ci ho pensato tutto il weekend ci ho pensato bene e questo è quello che io ho bisogno di avere. un uomo. un uomo vero. solidità e equilibrio.

ciò una trentina di quadri da appendere, alcuni enormi. fatevi sotto caubois!!! 

14/03/10

cose che si fanno il sabato

il sabato ci si trova colle Mastrangeline alla Modena e si va alla fiera dell'editoria della Modena e si cerca di non sputtanarsi uno smodato quantitativo di danaro nella fiera dell'editoria della Modena. un piccolo si. uno smodato si cerca di no. poi si chiacchiera abbastanza poi si beve abbastanza lambrusco anche poi si ride a manetta ma colle lacrime agli occhi proprio e poi si va a sentire Giuseppe Bellosi nella rassegna Come se i libri erano motori (e chi li leggeva era un meccanico) nella Reggio Emilia. Che se lo sapevo che Giuseppe Bellosi era così bravo ciavevo piacere di avere quattro orecchie invece che due. Lì si incontrano i Franceschi con le Simone e pure gli Zii Bonini, le Maie, le Chiaratiz, gli Splendidi e le Ise e poi anche le Camille, i Carli Dulinizi, i Many, le Grushenke e (chissellaspettava?!?) le Blonde Inside! e si finisce a Canossa a mangiare abbastanza cose e a bere abbastanza lambrusco e poi basta. tutto qui. sono cose semplici quelle che si fanno il sabato. 

Modena è piccolissima (cit)

Chi mi ha detto che Modena è brutta forse allora ho visitato un'altra città perché a Mastrangelina e a me è piaciuta tantissimo. to mo' (cit)

sono colpevole

di colpevole ritardo ma ecco le foto. 26 febbraio - cena disadattata - Padova: la città dei giusti home of the free e notoria perla di labuan. giàcchèccero ho messo pure un po' di foto della casa post restaurazione pre trasloco che adesso proprio nun se pò guardà. 

13/03/10

nostalgia canaglia

avevo rimosso il numero di lettere e bigliettini che il mio ex m'aveva scritto. e per mio ex intendo lui. l'unico e solo. l'unico uomo a cui aggiungerò la parola purtroppo dopo la parola ex non dico per tutto il resto della mia vita perché spero  ben di no (!) ma ancora per parecchio tempo questo è sicuro. e quando parlo di tempo parlo di parecchio tempo, purtroppo. che il mio ex è il mio ex, purtroppo, da parecchio tempo eppure io ancora dico purtroppo. capita. succede. 

comunque io avevo dimenticato il numero impressionante di lettere che m'aveva scritto. io mi ricordavo solo le ultime due che erano un po' una burla rispetto a tutto quello che ci stava succedendo in quel periodo lì comunque io ricordavo solo quelle e invece col trasloco ho trovato una cartelletta dove io le avevo conservate tutte. e poi me le ero dimenticate. allora vedi che me lo merito che mi mandino a fanculo che mi dimentico le lettere d'amore che mi scrivono?

quello che mi ha colpito nel ritrovarle e nel rileggere son state un paio di cose. la prima è che non mi son messa a piangere e credetemi è un passo avanti avantissimo rispetto al pensare a lui come al mio ex, purtroppo. la seconda è la sensazione di euforia quasi lisergica che ho letto in tutte loro. 

e mi sono ricordata, perché anche quello io l'avevo rimosso, che c'è stato quel periodo della nostra storia insieme che noi eravamo drogati dall'incredulità che ci sentivamo addosso. 

nelle sue lettere, nei suoi bigliettini che mi sono ricordata mi nascondeva per tutta casa così quando rientravo iniziava per me una specie di caccia al tesoro per vedere dove me le aveva nascoste (uno l'ho trovato, una volta, arrotolato al mio spazzolino da denti) traspare questa costante gioia di possederci che non ci pareva possibile, alla nostra età ma soprattutto con le nostre storie alle spalle, di avere avuto tutta quella fortuna. ce lo ripetevamo in continuazione Ma che culo ho che ti ho?

dopo un po' le cose son cambiate. capita. succede. 

ma io oggi a trovar quelle carte son tornata indietro di sei anni e mi sono rivista com'ero, com'era lui e quanto, con che intensità, io l'abbia amato e sia stata completamente e follemente corrisposta.

a distanza di tempo penso che non c'è stato un momento in cui io mi sia pentita di quello che ho provato per lui nonostante, alla fine, ci siano state cose abbastanza brutte. ecco, spesso ho pensato che avrei preferito non incontrarlo perché avere avuto ciò che ho avuto e poi perderlo è un dolore che mi è ancora insopportabile.  

io avevo 34 anni, lui 47 e eravamo dei ragazzini increduli. noi eravamo questi due qui e ci sentivamo invincibili.

12/03/10

ho una notizia buona e una cattiva

la notizia buona è che la dieta sta facendo effetto e ho perso altri due chili. che sommati ai tre del mese scorso fan 5 chili di sfigaggine andati via per sempre (il per sempre è augurale). la notizia cattiva è che l'altro giorno, al supermercato ho perso i pantaloni. che se eravate il tizio dietro di me magari non era una notizia cattiva. voglio dire... è una di quelle cose che dipende.

bella

rientro in questo momento da una serata fa.vo.lo.sa. io non so cos'è stato. forse che non guidavo io e potevo godere completamente delle bottiglie, pazzesche, al nostro tavolo. forse che eravamo in venti e dieci non li conoscevo. forse che ho traslocato stamattina e anche se mi aspetta il tour de force più tour de force del mondo io questa mattina ho traslocato (!!!). forse che la bilancia segna cinque chili in meno rispetto a quando ho cominciato. forse che martedì firmo il contratto. forse che tutti quelli che c'erano al tavolo erano allegri e sembravano spensierati. forse che le persone che mi sono amiche erano felici con me. forse che Letizia e Monica non facevano che guardarmi e noi non facevamo che ridere, forse che Stefano era di un fascinoso da paura stasera e mi piace che da anni, otto ormai, alle cene vuole sedersi sempre vicino a me. io non so cos'è stato ma erano mesi. mesi che non mi sentivo così bella. 

11/03/10

domenica mattina di un po' di tempo fa

ero a Milano e era presto e volevo fare colazione e sono entrata in un bar e eravamo in tre clienti. io che ero appena entrata e due signori stranieri, potevano essere indiani o pakistani, insomma quella razza che mi pare che son tutti bellissimi quelli di quella razza lì. comunque c'erano loro due alla cassa e io che sono entrata e sono andata al banco e ho ordinato un cappuccino e me l'hanno fatto subito e poi dopo che l'ho bevuto sono andata alla cassa a pagarlo. 
nel frattempo mentre sucedeva tutto questo questi due signori stranieri hanno fatto lo scontrino alla cassa e poi dopo aver pagato sono andati al banco e poi hanno chiesto due caffè e il banconiere lui gli ha detto: lo scontrino? e loro che eravamo in tre in quel bar e io non avevo ancora pagato e però avevo già avuto il mio cappuccino e loro invece avevano pagato e l'avevamo visto tutti che loro avevano già pagato però arrivati al banco gli ha chiesto lo scontrino lo stesso, loro hanno cercato lo scontrino nel portafoglio e gliel'hanno consegnato.
a me quese cose qui non è che mi fanno sentire proprio in pace col mondo. devo dire...

10/03/10

specchio riflesso

L'armadio che voglio mettere nella mia camera da letto, lo devo ancora comperare, ci voglio uno specchio grande davanti. Alla progettista dicevo per via che mi voglio specchiare bene quando mi vesto, ma non è mica vero. La progettista mi diceva Giusto, ce l'ho anche io per lo stesso motivo. Sì, certo.

09/03/10

facciamo finta che

tutto va ben, tutto va ben.
mio papà cantava questa canzoncina quando ero piccola. lui era lì che rasava il prato e cantava -ma cos'è questa crisi- poi cantava -vengo anch'io no tu no- poi cantava una canzone su uno che non aveva voglia di lavorare che adesso non me la ricordo e poi cantava spesso -facciamo finta ché tutto va bé tutto va bé- e io adesso che sto scrivendo questa cosa che è domenica pomeriggio e sono seduta nel mio nuovo gabinetto a scrivere (che è l'unico posto dove posso appoggiare la schiena a qualcosa, la vasca, senza pensare di sporcarla) e penso che vanno bene tante cose ma non va bene niente. ecco, in questo momento qui m'è tornata in mente quella canzone e mi è venuto da cantarla anche io, di fare finta ché tutto va bé tutto va bé. 

08/03/10

io ho pochi amici ma...

di questi pochi tre sono avvocati. così quando mi hanno fermato i carabinieri per farmi il palloncino e io ero certissima che prendevano la mia patente e me la stracciavano davanti alla faccia io ero tranquillissima. la coscienza d'aver bevuto come un otre e la consapevolezza che non potevo scappare, io ero tranquillissima. un monaco zen ero. la Elena lei invece era nervosissima che aveva assistito alla serata e per aiutarmi -aiutarmi... tzè- comincia a dire che non devono farmi l'esame che io sono una persona seria, una sommelier - io ai miei amici continuo a dire, per favore non aiutatemi ma loro niente! insistono che devono aiutare - comunque nonostante l'aiuto di Elena io ero tranquillissima. sapevo che non potevo scappare e che da lì a due minuti avrebbero preso la mia patente e me l'avrebbero stracciata davanti alla faccia così ero un monaco zen. 

salvo poi che il carabiniere comincia a dirmi che questo tipo di esame, è un esame sulla persona. essere beccati positivi è un reato penale e per questa ragione avevo il diritto di chiamare il mio legale prima che mi facessero l'esame che è il palloncino -che poi non è un palloncino ma è soffiare forte in un tubo - la canula del tubo la cambiano ogni volta e poi te la regalano, come omaggio, quando hai finito - questo tubo poi è collegato a una macchina e questa macchina rileva la presenza d'alcol e rilascia un talloncino con tutti i numeretti che anche quelli te li regalano, come omaggio, quando hai finito. se volete ve li fotografo e ve li mostro che li ho conservati. 

in ogni caso quando il tizio comincia a parlare di penale io che ero un monaco zen ho cominciato a sentirmi mica tanto bene che un reato, penale, casso. per aver bevuto un bicchere di troppo, casso. ecco su quella roba lì non ci stavo tanto dentro e la mia monacale zenitudine ha cominciato un pochetto a vacillare. 

ciò nonostante, quando il carabiniere per la terza volta mi ricorda che è un reato penale, mi ricorda che quello è un esame sulla persona, mi ricorda che posso chiamare il mio legale per essere assitita nella cosa, ecco io, in quel momento, non mi è venuto in mente che delle cinque persone che fanno parte della mia vita tre fanno gli avvocati, a me mi è venuto in mente solo che in quel momento lì avrei voluto solo essere dentro il mio lettino a smaltire la sbornia. 

in ogni caso l'esame è andato che secondo il carabiniere potevo bere un altro bicchierino senza problemi. ora io la fortuna non la sfido di nuovo perché reato - persona - penale - avvocato - palloncino - casso - io non ci tengo però quest'estate, quando mi è successo questo fatto, la lezione l'ho capita: reggo l'alcol meglio di un alpino. 

07/03/10

ciò le mie belle soddisfazioni

venerdì pomeriggio. casa Splendidi. Ric (12 anni) chiede a sua madre (Chiaratiz) Viene la Sid stasera? Sua madre risponde che non lo sa, che boh, che forse e allora lui le dice: Beh! è venerdì...

(che io sono la donna del venerdì e della domenica sera anche se loro della domenica sera ogni tanto se ne dimenticano tant'è che ho dovuto ricordarglielo venerdì sera che mi invitassero anche domenica. non son buoni, in quella famiglia lì, a coltivarsi le amicizie. bisogna che le amicizie facciano tutto da sole oppure che confidino nel supporto della prole. non sono cose belle. la prole si. loro no.)

06/03/10

l'altra sera

sono andata a sentire Elena che leggeva un suo racconto in una sala pubblica. appena entrata ho visto un quadro. rappresentava una donna su una croce. un cristo femmina. la donna era blu e aveva un uomo dietro di lei come per prenderla. l'immagine era e è fortissima e quel quadro aveva una intensità e una potenza tale che non ho potuto togliergli gli occhi di dosso per tutta sera.
dopo, me lo sono comprato. 

ormai lo sapete tutti

gente che vi piace Paolo Nori: comprate I malcontenti perché è lui.
gente che non vi piace Paolo Nori: comprate I malcontenti perché è diverso.
comunque la mettiate ve lo dovete comprare.
perché ve lo dico io e ormai lo sapete tutti che ci prendo.

05/03/10

io lo so che chi si loda si imbroda ma...

il nuovo appartamento è venuto un gioiellino.

04/03/10

rosicare

ieri mattina io mi son trovata con le due Chiara della mia vita che una è la ChiaraTiz e l'altra è mia sorella per andare all'Ikea a farci dimmale. lo Splendido ha cercato in tutti i modi di farci spostare la cosa al pomeriggio, secondo me perché voleva venire anche lui. che io lo conosco e son sicura che ha rosicato tantissimo che noi eravamo in giro a far cagnara e lui non c'era.

03/03/10

post per il Many che dice che con gli uomini sono SFORTUNATA. in maiuscolo

l'altra mattina ero in giro con mia sorella e a un certo punto lei mi dice Hai visto che occhiata che t'ha ammollato quello lì? si sappia che ero senza trucco e con una felpaccia sformata (che per altro mi dona un casino). allora io le ho detto: Chi chi chi? Dove dove dove? (percepite disperazione nelle mie domande? siete nello sbaglio) e lei mi ha indicato un affare che era stato chiaramente appena scoperchiato dal suo sarcofago. io lì per lì mi sono anche un po' risentita che insomma creare delle illusioni così, in una vecchia non sta bene e così gliel'ho detto che il carta-pecora poteva anche risparmiarselo. però lei mi ha detto che il tizio aveva la sacca della palestra e che era facile che fosse più in forma di tutte e due messe insieme. io ho taciuto perché picchiare le proprie sorelle in pubblico non sta bene secondo me.

poi sempre lo stesso giorno siamo andate al cinema e lei mi aspettava in sala e io ero appena uscita dal bagno e incrocio un altro personaggio uscito paro paro da un libro di Mary Shelley che mi molla un'occhiataccia da "come ti paciugherei" (si sappia che ero appena tornata dalla pulizia del viso e praticamente avevo la faccia zebrata) e allora io subito non capivo perché avevo in testa il fatto che stavo andando in giro con la faccia zebrata e allora Frankenstein stava entrando nella sua sala e io stavo andando verso la mia quando proprio di nuovo si è girato e mi ha ammollato un'altra occhiata ma penetrantissima da "come ti paciugherei tantissimo" e allora io son corsa da mia sorella a dirglielo che magari quelli della mia età non si batte chiodo ma con quelli di vent'anni più vecchi vado ancora via come il pane.

02/03/10

la sua versione

non saprei dire come mi sia balenata nella testa l'idea che il tizio fosse sposato. sarà che quando parlava lo faceva sempre solo al singolare, sarà che mi invitava a condividere week-end all'estero, sarà che mi raccontava dei suoi amici sposati che cercavano facili trasgressioni in giro, sarà che a quei racconti rispondevo che probabilmente i suoi amici invidiavano la sua condizione di single, sarà il silenzio che ne seguiva. sarà che quando ho perso un orecchino in macchina e per battuta ho detto: ocio che bisogna trovarlo sennò la tua fidanzata si incazza, sarà che ha taciuto di nuovo. saranno queste cose o il fatto che so che la perfezione non è di questo mondo e il tizio non poteva essere tutto oro visto che sbrilluccicava parecchio e così gliel'ho chiesto, via sms, una mattina, dopo che mi aveva scritto persino che gli mancavo, gli ho scritto: senti ma sei mica sposato o convivi o roba simile? e siccome non ha risposto io mi sono incancrenita abbastanza nel ribadimento della domanda e gli ho scritto che non sapevo se era paraculaggine o coda di paglia ma che mi stavano girando un po' le palle. allora ha detto che si. era sposato ma che voleva vedermi per spiegarmi la sua versione.

01/03/10

oi Mastrangelina...

Ma lo sai te che l'altro giorno son andata a prendere la Sofia per portarla dal dottore e subito subito appena mi sono avvicinata ha cominciato a trattorare? E poi allungava il sampetino come quando vuole pettinare i capelli. Lo sai te?!?