16/02/10

letteratura d'evasione

al seminario con Giorgio Vasta ci è stato proposto un esercizio di connessione e organizzazione del materiale. come esempio di lavoro abbiamo recuperato una serie di oggetti dai nostri zaini e Giorgio ci ha proposto di lavorare su una evasione (da un carcere) usandone almeno cinque. 

gli oggetti erano: un astuccio con penne e matite, un portatessere, un'agenda, un pacchetto di fazzoletti di carta, un biglietto dell'autobus, un profumo da borsetta, un thermos, un elastico per capelli, un blister di Zerinol, un guanto, un paio di occhiali da sole, alcune caramelle. 

il mio parto (ben 10 minuti di lavoro vi prego di tenerne conto) son stati questi tentativi. 

FUGA NR. 1:
col portatessere mi ferisco il viso, richiamo il secondino che vedendomi ferita apre la porta. lo colpisco col thermos e lo obbligo a bere una miscela di acqua e Zerinol per intontirlo. gli ficco i fazzoletti in bocca perché non possa chiamare aiuto. gli rubo i vestiti. mi infilo gli occhiali da sole ed esco. 

FUGA NR. 2:
con pazienza certosina riesco a infilare una tessera del portatessere tra la finestra blindata e il muro creando un punto di rottura. aggiungo una a una tutte le tessere fino a creare un respiro in cui posso infilare le penne fino a forzare la finestra. una volta creato un punto di apertura lo forzo col thermos. a questo punto devo solo calarmi. 
ciuccio le caramelle sciogliendole piano piano con la saliva senza ingurgitare il prodotto ma sputandolo nei fazzoletti di carta. con questo meccanismo creo un tessuto resistente al mio peso col quale mi calerò dalla finestra. 

brava eh?!? eh?!? eh?!? 

6 commenti:

mich ha detto...

la nr. 1 è degna di Black Mamba

Anonimo ha detto...

oppure. chiami il secondino, ti apposti in un angolo della cella e appena lui entra, usando l'elastico per capelli a mo' di fionda e una caramella come proiettile, lo colpisci dietro la nuca, il quel punto preciso che solo tu e il dottor spock (si, quello di star treck) conoscete, quello che quando lo tocchi le persone si accasciano a terra come bambole di pezza, svenute.
quindi lo spogli, ti metti la sua divisa, ti leghi i capelli, infili gli occhiali da sole, ti spruzzi un po' di profumo, esci dal carcere e prendi l'autobus obliterando il biglietto.
eh?!? eh?!? eh?!?

Baol ha detto...

La numero due è fantasmagorica

Unknown ha detto...

Sono il novello Dufresne... Quello che e' scappato dalla prigione di Shawshanke (se si scrive così) :-D

Anonimo ha detto...

...si si, belle le due fughe,
ma il titolo del post è puro genio.

Baol ha detto...

Ma parli del tizio de "Le ali della libertà"?


Che gran film