l'altro giorno ero in Feltrinelli che mi dovevo incontrare con Elena e ero un po' in anticipo e giravo per le stanze e trovavo un sacco di libri che io da Mel avevo dovuto ordinarli tipo Mosca-Petuski pure quello c'era che voglio dire quella è una rarità e c'era, son rimasta di sale. dunque ero lì e giravo per le stanze e becco una commessa, una signora, avrà avuto una sessantina d'anni forse qualcuno di meno, che sta mettendo un bel blocco di Non avevo capito niente al loro posto, ne aveva tanti in mano tipo una decina e stiam parlando di un libro di due anni fa, una decina di copie ancora non in economica vuol dire che, come ho sempre sostenuto, quel libro è beissimo. lei li stava mettendo al loro posto sugli scaffali e io non ho potuto fare a meno di dirle -oh! quello è un libro bellissimo. lo consigli ai suoi clienti, è veramente bellissimo-.
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m'ha guardato come per dirmi -chi casso sei-.
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m'ha guardato come per dirmi -chi casso sei-.
6 commenti:
quella non ti conosce perché è un'incompetente, dovevi dirle "ma lei non sa chi sono io, la spritz all'aperol!"
rido.... se eri a Milano, purtroppo assai tanti ti gaurdano così...
(segnato!)
rido, e rido,
rido sul: "chi casso sei"
anche se non è il momento di ridere rido
basta con gli psicofarmaci, fatevi di Sid
eh,ma che scorbutica!
ma non t'eri presentata?
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