27/07/11

questa storia la sanno tutti ma adesso che lei non c'è più mi va di ripeterla

ero al terzo anno del corso Sommelier e mi stavo preparando all'esame finale. avevo deciso che gli unici libri che avrei letto in quel periodo sarebbero stati quelli di studio. io in quel periodo lì ero tornata single dopo 7 anni e avevo un po' perso il sonno, non stavo tanto bene e leggere era l'unica cosa che mi aiutava a distrarmi. rinunciarci per studiare era proprio una cosa tosta solo che io non volevo essere bocciata e all'esame finale del Sommelier li falciano come mosche.
in ogni caso, avevo avvisato tutti, chiunque, di non regalarmi libri, di non portarmi libri, di non prestarmi libri perché io dovevo solo studiare e non potevo distrarmi.
poi una sera incontro Ernesto e lui che fa? mi regala Trilogia della città di K.
e io l'ho preso e l'ho messo in libreria che ho pensato lo riprendo in mano tra due mesi che adesso non posso e però poi mi son detta vabbè vediamo l'incipit che magari è pure brutto magari non lo riprendo neanche in mano, tra due mesi.e ho letto l'incipit.
alle 4 del mattino avevo finito il Grande Quaderno e ricordo di aver mandato un sms a Ernesto nel quale gli dicevo che non sapevo se odiarlo o se fargli un monumento.
poi ho comprato anche tutti gli altri. quanto alla "trilogia", l'ho regalata e continuo a farlo a tutte le persone a cui voglio bene perché un libro così, che è un capolavoro, se lo meritano di conoscerlo.
l'ultimo a cui l'ho regalato è Ale. lui ce l'aveva già però non l'aveva mai letto.
io gli ho chiesto per favore di provarci e lui l'ha fatto. ecco, io spero che anche Ale, d'ora in poi, lo regali a tutti quelli a cui vuole bene.
Agota Kristof scriveva benissimo ma molto poco.sapere che non lo farà più, che non mi capiterà per caso di passare in liberia e di trovarci la sorpresa mi da un dispiacere che difficilmente riesco a spiegare.
mi spiace. mi spiace tantissimo.
Trilogia della città di K è un capolavoro. un capolavoro vero.
leggetelo che è il libro che io regalo alle persone belle.

5 commenti:

Yuki - Giulia Vistoli ha detto...

concordo...su tutto...

Noeyalin ha detto...

Son sempre stata tentata, in effetti. Dopo questo accorato appello...lo leggerò sicuramente!

simurgh ha detto...

Ho letto la notizia sul Corriere ma, prima ancora di leggerla, mi aveva colpito un trafiletto dell'articolo dove Soldini, il regista raccontava un aneddoto su di lei. Stamattina postavo una cosa che ho scritto e avevo scelto un pezzo da youtube. Una canzone dalla colonna sonora del suo film "Brucio al vento", tratto da un racconto della Kristof. Non sapevo ancora che era morta. Una coincidenza, un presagio.
Ne rimasi fulminato quando, allora, lessi la trilogia. La gelida, spietata freddezza e concisione della sua scrittura mi lasciarono senza fiato. Una sensazione psicotica e crudele ti accompagna nella lettura e pensai che, la kristoff, quella dimensione albergava nella sua mente. Che non era solo narrazione, invenzione ma che quella dimensione la conosceva e l'esplorava. Quella gelida precisione e distacco erano parte del suo sistema difensivo che, probabilmente le era servito a sopravvivere alla sua esperienza personale dell'esilio. Non so, ha questa sensazione su di lei.
La kristof la ritengo tra gli scrittori a me fondamentali, in assoluto. Ciao

Gianni Fucci ha detto...

Beh?

Morganalarossa ha detto...

(vabbe' le vacanze lunghe, ma qui un po' si esagera eh!!:-) )

Torni? dai! torni??...