l'anno scorso, il primo maggio l'abbiam passato a Padova, tra Giotto, le Piazze, Checchi, moecche e sarde in saor. c'eravamo io, gli splendidi, gli splendidini, arcureo, mich e ste. (tengo a precisare, Mich, che quando ho incontrato Cannavaro, la scorsa settimana, vi ho ufficialmente invitati per la replica). io me la ricordo come una giornata splendida. a bere vino bianco sotto la pergola. con Checchi che, ad un certo punto nel pomeriggio, semplicemente se n'è andato lasciandoci lì - finché ne avevamo voglia -.
ci sono occasioni in cui lasciar semplicemente scorrere il tempo mi fa sentire una "signora". prendere la mia giornata e farmi trascinare dalla lentezza, dalla calma e dal puro piacere della pigrizia mi fa sentire enormemente ricca. mi sembra, in quei momenti, che non ho bisogno d'altro.
mi piace godere di queste bolle di calma nelle quali mi pare che l'unica cosa sensata da fare sia continuare a rimanere seduti, guardarsi negli occhi e chiacchierare.
6 commenti:
Ah, che ricordi... io vi raggiunsi a piedi, da casa mia, passando per l'argine del fiume... e da magnare, se non ricordo male, presi una succulenta coda di rospo!
;-)
@ale: secondo me è passata della gran frittura, anche! :)
La gran frittura non manca mai... ;-)
l'oste che dice "io vado, ma voi restate pure" ha conquistato un posto nel mio cuore per sempre.
indirizzoooooooo! anch'io voglio sentirmi una signora al nord :)
@petrolio:
da checchi! :)
(zona voltabarozzo)
e buon appetito :D
(sidgi)
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