fuori in 24h

ho lasciato la macchina al parcheggio e l'ho ripresa in meno di 24h. m'è sembrato di essere stata via dei giorni. tornare a Roma anche se solo per mezza giornata e una notte è stato bellissimo. camminare per rientrare in hotel, girarsi e vedere Er Cuppolone illuminato non ha davvero prezzo. che città meravigliosa! incasinata come poche ma meravigliosa!

speriamo che duri

in questo periodo mi voglio molto bene. ho passato un momento, che è durato un po', in cui mi sentivo come finita. come se oramai non ci fossero più spazi di miglioramento per me. un momento, anche un po' lungo, in cui mi sono sentita che stavo diventando vecchia (eh, ho 47 anni io) e che oramai la parabola discendente era iniziata. poi sono successe un po' di cose forti e altre meno forti che però mi hanno un po' sconvolta lo stesso. in tutto questo ho cambiato completamente la mia alimentazione e l'ho fatto in meglio. ho cominciato a fare molto sport. o meglio, a fare sport molto spesso. contrariamente a quello che mi aspettavo il mio corpo ha reagito immediatamente. nel giro di poche settimane mi sono vista cambiare e migliorare e questo mi ha dato ulteriore slancio. ieri ero a cena con Elena e le dicevo che davvero non ricordavo d'essermi mai sentita così bella.

tre racconti brevissimi o uno meno breve

l'altro giorno sono andata con Elena in centro alla Libreria Zabarella dove presentavano un autore argentino che si chiama Andres Neuman che io non conoscevo. è stata una presentazione bellissima anche grazie alla bravura dell'interprete e al coordinatore dell'evento. sono andata con l'idea di non comprare il libro perché non amo alla follia gli autori sudamericani, sono finita per comprarlo perché lui e il tutto mi sono piaciuti tanto. 

l'altro giorno sono andata con Elena in centro alla Libreria Zabarella dove presentavano un autore argentino che si chiama Andres Neuman che io non conoscevo. lì ho incontrato due amiche di Elena, Linda e Paola che mi sono piaciute subito tanto, tant'è che invece di tornarcene a casa dopo l'evento ce ne siamo partite, quattro che eravamo, e siamo andate a mangiarci una pizza insieme e a chiacchierare. sono belli questi incontri non previsti. 

l'altro giorno sono andata con Elena in centro alla Libreria Zabarella dove presentavano un autore argentino che si chiama Andres Neuman che io non conoscevo. stavamo passeggiando per il centro per tornare alle nostre macchine e in una piazzetta vicino agli scrovegni c'era una milonga  e poche cose sono davvero belle come camminare sentendo una musica in lontananza, arrivare curiosi e trovare coppie che danzano.

la seconda che hai detto

da quando tre settimane fa ho comprato la FitBit perché me l'ha suggerito la Syla, ho fatto comprare la FitBit a 3 colleghe. o siamo molto trend setters la Syla e io o le tiro talmente sceme a forza di FitBit qui FitBit là, che la comprano per zittirmi.

Bill Cosby

oggi un collega mi ha regalato un vasetto di crema spalmabile al cioccolato e birra. buonizzima. il gusto è quello del cioccolato amaro ma con una nota finale alcolica dolce. sul palato la crema è liscia e scioglievole... mi vien da dire voluttuosa.

 

una sensazione quasi sessuale così gli ho domandato se lo usa abitualmente per le sue conquiste tipo che invita le donne a casa per mostrare la collezione di francobolli, poi offre loro la crema spalmabile al cioccolato e birra e loro finiscono sue prede come faceva quell'attore comico americano.

vicino a me

ai (the) Cure sono affezionata. quando è uscita "Close to me" io avevo 16 anni, con "Friday, I am in love" ne avevo 23. 7 anni tosti. non che poi li abbia seguiti o ci abbia perso molto tempo dietro però è un ricordo forte di un momento forte così mi è dispiaciuto non riuscire a trovare i biglietti quando, qualche mese fa, sono uscite le prime date.

 

poi ieri mattina Ticketone mi manda una mail che recita più o meno: - The Cure, nuove date -. ed io ho schiacciato invio, invio, invio e un altro paio di invio e dopo pochi secondi senza neanche davvero rendermene conto avevo in mano due biglietti per il prato.

 

ho stampato la conferma, l'ho messa in borsa. ero contenta ed era finita lì.

 

poi a casa mi è tornato in mente così ho cercato su YouTube "Close to me" e l'ho messa a palla e mi sono venuti i penotti e ho sorriso da parte a parte e mi sono sentita emozionata e o schioccato le dita a tempo e ho ballato in piedi tra il divano e il tavolino e il cuore mi batteva forte e per il tempo che è durata mi son sentita di nuovo 16enne (ma né infelice, né incompresa e in più con le tette quindi è stato molto bello)

 

peperoni

Com'era quella cosa che si mettono i peperoni fondenti di brace direttamente in un sacchetto di plastica e la pelle viene via da sola?

Io ho fuso il sacchetto di plastica, poi ho fuso il contenitore di plastica dove avevo appoggiato il sacchetto di plastica e ovviamente non se n'è sbucciato manco uno.

quant'è bella giovinezza

il 27 febbraio ho terminato, come sapete, il mio lavoro precedente per iniziarne uno il lunedì successivo, il 2 marzo. la panterona che ero avrebbe gestito la questione con calma, serenità e classe mentre nel frattempo si esercitava al tiro con l'arco e al tuffo dal trampolino. oggi, mercoledì 11 marzo, sono andata in farmacia per comprare sciroppo e pastiglie per una gastrite da stress che mi massacra da giorni.

ayeah!

una fine e un inizio

oggi è l'ultimo giorno di lavoro nell'azienda dove ho passato gli ultimi quattro anni e mezzo. me ne vado via contenta perché la nuova opportunità è davvero sfidante, ho in tasca un bell'avanzamento di carriera e la voglia di rimettermi in gioco ancora. me ne vado via triste perché lascio un gruppo di lavoro formidabile. persone appassionate e oneste, amanti del loro lavoro e sempre disponibili ad aiutare, a ragionare su soluzioni alternative, nuove, diverse per risolvere i problemi. sono qualità rare. io conosco la differenza e so bene cosa significa entrare tutti i giorni in un ambiente complicato. perciò oggi me ne vado un po' col sorriso un po' no. ieri pomeriggio mi hanno fatto questa foto. sono io nel mio ufficio. le pareti sono vuote perché mi son già portata via tutte le mie cose. è vuota anche la scrivania perché oramai è già tutto distribuito in giro. ma io sono quella lì. sto ancora lavorando. e oggi vado via.

 

giusto per fare a capisse

ecco l'Anito,dietro di lei si intravede Sofia, davanti a lei, la Liviutti <3